Nonsolobrutti

Qualche tempo fa mi stupì la notizia che in Inghilterra era stata organizzata una sfilata di moda che vedesse protagoniste in passerella solo ragazze decisamente sovrappeso (non riesco a ritrovare la notizia, ma probabilmente molti di voi hanno sentito di iniziative simili), mi chiedevo che senso avesse combattere l’anoressia propugnando uno stile di vita anch’esso tutto tranne che salutare (anzi, in forme molto accentuate decisamente pericoloso). Per quanto possa esistere, in alcuni soggetti, una predisposizione genetica l’obesità è nella maggioranza dei casi legata alle scelte di vita e di alimentazione, e una ragionata campagna di informazione (che comprende anche evitare scivoloni come quello di Londra) in questo senso sarebbe probabilmente di aiuto nel gestire una situazione sempre più problematica su scala mondiale ma anche puramente nazionale. Senza colpevolizzare gli obesi, ma rendendo più consapevoli loro e soprattutto chi rischia di entrare a far parte di questa sempre meno ristretta cerchia di persone dei pericoli cui vanno incontro (senza contare i costi, per loro e per lo Stato in medicine e trattamenti).

E se il primo passo per andare da qualsiasi parte è sempre quello dell’ informarsi, tra pochi giorni, il 10 ottobre, si terrà in tutta Italia l’irrinunciabile Obesity Day, che nonostante il nome non è una pacchiana manifestazione nazional-albionico-popolare ma un giorno in cui oltre 200 centri ADI si rendono disponibili a erogare gratuitamente interventi di informazione/educazione riguardanti il tema dell’obesità, della sua prevenzione e della sua “cura”. Già visitando il sito dell’associazione si trovano alcuni pratici consigli, ma una visita specialistica è sempre consigliabile quando si parla della propria salute, specialmente quando è gratuita.

In questo momento non è sbandierata dai media e dalle dichiarazioni dei politici come emergenza, e sappiamo tutti quanto sia importante per spingere all’azione il popolo italico, ma per una volta lasciate perdere le vecchie tradizioni e pensate alla salute, finché c’è la salute c’è tutto, no? e allora spendeteci un po’ di tempo ogni tanto.

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