Non ne capisco ma…

Nathan Stamattina è arrivato il corriere con il pacchetto di Amazon France con alcuni CD che avevo ordinato (non sempre online costano meno) e in particolare volevo capire perchè le partite di Bach per violino solo sono considerate una delle opere capolavoro dell'intera storia della musica.

Il violino non sempre mi piace, ma ascoltando Uto Ughi a Salò qualche anno fa rimasi folgorato dalla vastità di quel suono e ancora qualche sera fa ascoltando Dora Schwarzenberg suonare la sarabanda della Partita n.2, ho provato una grande emozione.

La mia curiosità non resiste a simili tentazioni: è come se ascoltando un rumore che viene da una stanza buia non resistessi alla tentazione di andare a vedere chi o cosa c'è e se anche la luce non si accende, procedo a tentoni per capire, per trovare, per assecondare il mio istinto.

Seguendo il consiglio di Carlo ho preso questa edizione capolavoro di Nathan Milstein ed ecco che il suono si dispiega come il genio dalla lampada di Aladino: fuori fa freddo, in cucina le sorelle stanno preparando ravioli di zucca, Dalila stira, la stufa è accesa e c'è profumo di caffé appena fatto.

La musica sale e mi fa immediatamente scomparire la voglia di leggere i dettagli della cronaca di ieri, conclamazione della barbarie, e come l'incenso crea trascendenza sulla puzza del marciume, così la musica ti entra nel cuore ed espelle rancore e sconforto spostando la mia attenzione su un altro piano.

Duecentonovantanni sono passati e, come nelle le suite per violoncello, l'araba fenice della maestosità della bellezza rinasce e rende ancora più meschina la vista di chi gioisce di aver comperato la miseria altrui per un altro giorno di potere.

Io non ne capisco tanto di musica per violino ma quest'opera mi pare una di quelle che tutti dovrebbero tenere a portata di mano per liberare la mente dal dispiacere, per pensare grande qualdo la meschinità sembra avere il sopravvento, per avere una esatta percezione della possibilità che abbiamo di cambiare il nostro mondo e quello degli altri, facendo cose grandi come la musica o piccole come un tortello di zucca o un buon caffé.

Vai articolo originale: http://blog.gigitaly.it/2010/12/non-ne-capisco-ma.html

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