Non fu peculato: assolto assessore di Sirmione 10 anni dopo

Non è stato peculato. Non è stato commesso nessun reato. Dieci anni dopo i fatti l’ex assessore al bilancio del Comune di Sirmione Giordano Signori è stato assolto con formula piena. «Un processo faticoso in cui abbiamo chiarito tutti gli equivoci di una vicenda surreale e dimostrato che Signori ha agito in modo impeccabile» ha commentato al termine dell’udienza il difensore, l’avvocato Luigi Maione.

La vicenda è quella che vedeva l’ex componente della Giunta accusato di aver tenuto per sé un computer e un cellulare che erano stati comprati come premio per un concorso fotografico del 2013 e che secondo l’accusa non si era mai tenuto. «Nel corso del dibattimento abbiamo dimostrato come in realtà andarono le cose e la stessa Procura aveva chiesto l’assoluzione».

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Secondo la difesa computer e telefono erano stati comprati, secondo procedure previste dal regolamento, come premio per il concorso ma non erano poi serviti perché uno sponsor aveva messo in palio un soggiorno per due persone. A quel punto i due strumenti sono rimasti a disposizione del Comune. Nello stesso periodo Giordano Signori aveva subito il furto del tablet assegnato ad ogni assessore e si era guastato il pc messo a disposizione per la funzione. «A quel punto – spiega ancora l’avvocato – si decise di assegnare all’assessore Signori i due premi che non erano serviti invece di comprare nuovi strumenti in sostituzioni di quelli danneggiati o rubati». Una procedura di cui però non era rimasta correttamente traccia e che, ex post, aveva portato all’apertura dell’inchiesta e del successivo processo. Terminato ieri con l’assoluzione con formula piena.

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