Se non fosse una cosa serissima, sarebbe una bellissima presa in giro di un papato ultraconservatore e invece è vera: il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha lanciato Pope2you.net con tanto di applicazioni per facebook, iPhone e il canale su YouTube.
E’ lo specchio dei tempi e mentre si continuano a leggere imbecillaggini sulla rete e la sua demonizzazione, la voglia di censurarla e di chiuderla perchè il Potere non ne riesce a controllare i meccanismi, i più intelligenti capiscono che il solo modo di affrontare il fenomeno è di entrarci in prima persona.
Non si può certo tacciare il Ratzi di modernismo o di essere un "comunista" ma nemmeno che sia uno sprovveduto incapace di leggere i grandi temi del momento e quindi è perfettamente logica la scelta di mettersi in gioco.
Che il web sia intensamente utilizzato da parrochie e volontariato religioso è una realtà consolidata ma questa entrata mi sembra, almeno simbolicamente, significativa e utile al dialogo: ogni voce in più è un baluardo per tutelare le voci di tutti.
Non c’è più religione, si diceva una volta, ma è certo che non c’è più la religione di una volta e vedremo in futuro molte novità anche su questo fronte.
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