2 gennaio 2014
Ero stata ingaggiata come volontaria dall’Associazione Mozart che gestisce la Scuola di Musica del Garda, come “cuoca” per il primo camp dell’orchestra giovanile a Eno 8 anni fa.
Da allora, con mansioni che nel tempo si sono modificate, dedico parte del mio tempo e delle mie competenze organizzative e di relazione, all’Associazione e ho trovato nella musica molte analogie con la cucina: tempo, ritmo, disciplina, gioia di condividere, ripetizione, stonature, fatica, entusiamo…
La composizione di un brano o la scelta del brano è esattamente come il preparare un proprio piatto oppure seguire la ricetta di qualcun altro. Il tempo delle prove è nella cucina l’andare a fare la spesa, il predisporre gli ingredienti. Il tempo dell’esecuzione di un brano è paragonabile al tempo del mangiare. Dopo aver suonato, c’è un tempo del sistemare gli strumenti, gli impianti esattamente come in cucina.
Se dovessi paragonare la mia cucina a dei generi musicali, inizierei con la musica italiana popolare e melodica che i miei genitori mi cantavano, per poi incontrare il soul/ blues, il funky, il progressive rock…. il tutto condito con il ballo perché la cucina è movimento in me e fuori di me,
Et voilá alcune composizioni:
Movimento lento: la polenta con la luganega, il minestrone, la pasta e fagioli, lo spiedo
Movimento d’amore: la torta di verdure, la torta delle rose sia dolce che salata
Movimento intimo: le zuppe coi fiori, la zucca al forno con pomodori e cipolle
Movimento con l’altro: il clam chowder, il cus cus
Movimento materno: il baccalà ripieno ai ferri (un inno ricevuto da mia nonna Argia), la frittata alta, il risotto
Movimento con moto: Brrrrr il semifreddo ai marron glacé di mia cognata Elena
Movimento danzante: Pane burro e acciughe con un bicchiere di lugana freddo!
Ero stata ingaggiata come volontaria dall’Associazione Mozart che gestisce la Scuola di Musica del Garda, come “cuoca” per il primo camp dell’orchestra giovanile a Eno 8 anni fa.
Da allora, con mansioni che nel tempo si sono modificate, dedico parte del mio tempo e delle mie competenze organizzative e di relazione, all’Associazione e ho trovato nella musica molte analogie con la cucina: tempo, ritmo, disciplina, gioia di condividere, ripetizione, stonature, fatica, entusiamo…
La composizione di un brano o la scelta del brano è esattamente come il preparare un proprio piatto oppure seguire la ricetta di qualcun altro. Il tempo delle prove è nella cucina l’andare a fare la spesa, il predisporre gli ingredienti. Il tempo dell’esecuzione di un brano è paragonabile al tempo del mangiare. Dopo aver suonato, c’è un tempo del sistemare gli strumenti, gli impianti esattamente come in cucina.
Se dovessi paragonare la mia cucina a dei generi musicali, inizierei con la musica italiana popolare e melodica che i miei genitori mi cantavano, per poi incontrare il soul/ blues, il funky, il progressive rock…. il tutto condito con il ballo perché la cucina è movimento in me e fuori di me,
Et voilá alcune composizioni:
Movimento lento: la polenta con la luganega, il minestrone, la pasta e fagioli, lo spiedo
Movimento d’amore: la torta di verdure, la torta delle rose sia dolce che salata
Movimento intimo: le zuppe coi fiori, la zucca al forno con pomodori e cipolle
Movimento con l’altro: il clam chowder, il cus cus
Movimento materno: il baccalà ripieno ai ferri (un inno ricevuto da mia nonna Argia), la frittata alta, il risotto
Movimento con moto: Brrrrr il semifreddo ai marron glacé di mia cognata Elena
Movimento danzante: Pane burro e acciughe con un bicchiere di lugana freddo!
Vai articolo originale: http://marinabompieri.blogspot.com/2014/01/musica-in-cucina-cucina-nella-musica.html