Mozart, Schubert e Beethoven componevano su carta di Toscolano

Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Schubert e Ludwig van Beethoven scrissero su carta prodotta a Toscolano. È la notizia emersa ieri al Museo della carta, nella sessione finale della settima conferenza internazionale «Watermarks in digital collections», incontro promosso dalla Biblioteca Capitolare di Verona e da altre realtà culturali internazionali, con il patrocinio di Assocarta e dedicata alla filigrane: i marchi con cui gli antichi cartai contrassegnavano ogni foglio prodotto.

La scoperta è stata ufficializzata dal presidente della Fondazione Valle delle cartiere, Marcello Cobelli: «Sapevamo di trascrizioni di partiture realizzate su carta di Toscolano, ma del fatto che fossero gli stessi compositori a utilizzarla non c’erano prove».

La rivelazione

Le verifiche sono state presentate nel convegno, che ha richiamato esperti in carta e filigrane giunti da tutto il mondo. A rivelare la notizia sono stati gli studiosi Martin Eybl dell’Università della Musica di Vienna («Cartai di Toscolano sul mercato viennese delle forniture musicali»), Eva Neumayr della Fondazione Mozart di Salisburgo («Filigrane nelle collezioni dei figli di Mozart») e Marlene Peterlechner dell’Accademia delle Scienze di Vienna («Storia della carta musicale viennese attraverso Franz Schubert»). «Che alla corte di Vienna si utilizzasse carta di Toscolano – prosegue Cobelli -, era cosa nota ed era ipotizzabile che l’avessero utilizzata anche questi giganti della musica. Ora abbiamo la conferma del mondo scientifico. Mozart, Schubert e Beethoven hanno utilizzato carta di Toscolano sia per scrivere musica che per la loro corrispondenza».

I contorni dettagliati della scoperta saranno resi noti con la pubblicazione degli atti del convegno, ma già la prima sommaria informazione diffusa ieri è per l’intero paese di Toscolano Maderno motivo di orgoglio. Pensare che brani notissimi a livello planetario e arie che tutti canticchiamo siano state tramandate ai posteri grazie a un supporto realizzato qui, nella Valle delle cartiere, è una bella soddisfazione.

Tradizione

La carta di Toscolano, che per secoli ha alimentato il fiorente mercato del libro di Venezia, vanta da sempre di grandi firme. Da Ludovico Ariosto, che nel 1516 per la stampa dell’Orlando furioso pretese carta proveniente dalla Riviera di Salò, a papa Joseph Ratzinger, autore di dozzine di libri di teologia, alcuni dei quali stampati su carta naturale prodotta dalla Cartiera di Toscolano. Ora sappiamo che su questa carta apprezzata e ricercata per secoli hanno scritto anche tre mostri sacri della musica.

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