Morto a una settimana dall’incidente: sentiti gli amici, attesa l’autopsia

Ci sono per ora più domande che risposte nell’indagine della Polizia stradale sulla morte del 18enne Omar Khalaf, spirato ad una settimana dall’incidente di cui è stato sfortunato protagonista in via Mancino, nei pressi del cimitero di Lonato, la sera di venerdì 8 settembre.

Se per ora sembra accertato che si sia trattato di un incidente non è ancora stato stabilito con certezza di che tipo di incidente si sia trattato e anzi chi indaga ha la sensazione che molti elementi siano ancora da acquisire: per questo, già poche ore dopo il decesso del ragazzo, sono stati rintracciati alcuni amici e altre persone le cui testimonianze potrebbero essere determinati per ricostruire le ultime ore del ragazzo prima che fosse trovato esanime a bordo strada accanto ad un monopattino. Nei primi minuti l’incidente non sembrava grave ma le conseguenze si sono viste con il passare delle ore. Il giovane, che lavorava in una officina di Polpenazze, è andato in coma e poi giovedì è spirato.

Primi riscontri

Proprio questo elemento sembra essere quello che perde via via di consistenza. I primi accertamenti disposti dalla Procura della Repubblica avrebbero infatti scartato l’ipotesi che, come era invece parso in un primo momento, il 18enne di origini marocchine sia uscito di strada autonomamente mentre era in sella al suo monopattino.

Il primo obiettivo dunque è stabilire l’esatta causa della morte e l’entità di eventuali traumi. Per questo nelle prossime ore il sostituto procuratore titolare del fascicolo dovrebbe disporre l’autopsia. Un atto irripetibile e per il quale dovrebbero essere avvisati eventuali indagati. Al momento però sul contenuto del fascicolo viene mantenuto il più stretto riserbo.

Gli amici 

Nelle scorse ore sono stati sentiti i ragazzi che venerdì scorso hanno partecipato alla festa di compleanno alla quale era presente anche Omar e dalla quale, attorno alle 23 sarebbe andato via. Una delle domande a cui rispondere è come. Escluso il monopattino resta l’ipotesi che fosse a piedi e possa essere stato urtato da una auto o una moto di passaggio ma anche questa evenienza non sembra aver trovato riscontri da quanto è stato possibile verificare mentre era in ospedale e neppure dai segni rimasti sulla strada.

L’ipotesi che sembra farsi strada è quella di un incidente accaduto mentre Omar viaggiava come passeggero su una auto o una moto. Per capirlo potrebbero essere deteminanti i dati immagazzinati da un portale lettura targhe che si trova all’imbocco della strada teatro dell’incidente. 

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