Vi presentiamo la mostra “Moroni (1521-1580): il ritratto del suo tempo”, che fa parte del programma “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. L’esposizione è ospitata presso le Gallerie d’Italia – Milano, in collaborazione con l’Accademia Carrara di Bergamo e la FBM – Fondazione Brescia Musei.
La mostra presenta una selezione di circa cento opere, tra cui disegni, libri, medaglie, armature e, soprattutto, dipinti provenienti da prestigiosi musei internazionali, oltre alle Pinacoteche di Bergamo e Brescia.
Le opere di Moroni sono esposte in nove sezioni tematiche e sono affiancate da opere di artisti come Lotto, Moretto, Savoldo, Anthonis Mor, Tiziano, Veronese e Tintoretto.
Il percorso inizia con uno spazio dedicato ad Alessandro Bonvicino, detto il Moretto, maestro di Moroni. Si può ammirare la Pala di Sant’Andrea e San Paolo caduto da cavallo, che testimoniano la presenza di Moroni nella bottega bresciana di Moretto.
Segue una sezione su Lorenzo Lotto, artista attivo nella Repubblica di Venezia, che è una fonte di ispirazione continua per Moroni. In particolare, viene esposto il Ritratto di Cristoforo Madruzzo, Principe-Vescovo di Trento, dipinto da Tiziano nel 1552, accanto al Ritratto di Alessandro Vittoria di Moroni.
Nella sezione dedicata ai ritratti del potere, Moroni si confronta ancora una volta con Tiziano e Tintoretto. Attraverso la sua abilità pittorica, riesce a cogliere la psicologia dei personaggi ritratti, come si può notare nel Ritratto di un Podestà del 1560-65 e nei ritratti al naturale della sezione successiva. Moroni mostra una particolare attenzione allo sguardo, alla posa delle mani e ai dettagli della moda dell’epoca.
La mostra include anche i ritratti delle personalità del tempo di Moroni, tra cui la poetessa Isotta Brembati e gli aristocratici Prospero Alessandri, Giovan Gerolamo Grumelli e Gabriel de la Cueva. Alcuni dipinti presentano iscrizioni che si combinano con oggetti allegorici e libri, evidenziando l’importanza dell’istruzione e della cultura per i committenti di Moroni.
La sezione “Agorà” approfondisce il legame tra Moroni, Lotto e Moretto nel contesto della Controriforma. Viene esposto lo Stendardo delle Croci della Pinacoteca Tosio Martinengo e l’Elemosina di Sant’Antonino, che rappresentano l’attenzione della Chiesa bresciana verso i poveri e i diseredati.
Nella sezione dedicata alla preghiera individuale, stimolata dalla Controriforma, il committente diventa il protagonista di una orazione mentale, in cui ricrea i fatti sacri.
La mostra si conclude con un’opera straordinaria di Moroni: Il Sarto, proveniente dalla National Gallery. Il dipinto rappresenta un sarto che taglia un pezzo di stoffa nera con una grande forbice. I dettagli degli abiti, dei cappelli e delle diverse tipologie di stoffa nera dipinte da Moroni sono un vero spettacolo.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Edizioni Gallerie d’Italia/Skira ed è parte del progetto museale delle Gallerie d’Italia, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo.
Per informazioni e prenotazioni, è possibile visitare il sito http://www.gallerieditalia.com, inviare una email a milano@gallerieditalia.com o chiamare il numero verde 800.167619.
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