Per centinaia d’anni a Desenzano c’era solo lui, l’unico, discutibile e non tanto bene inserito in piazza Malvezzi: il monumento a Sant’Angela Merici, patrona della città.
Dopo la Prima guerra mondiale è stato eretto il monumento al Generale Achille Papa (vedere “Un anno sull’Altipiano” di E. Lussu) con cannone dell’epoca.
Dopo la Seconda guerra è la volta del Monumento alla Resistenza in Piazza dei Cappelletti.
Alla scuola d’alta velocità dell’Aeronautica che ebbe sede a Desenzano negli anni ’30 è stata dedicata, in piazza Matteotti, quest’opera molto bella dello scultore Quaglino e dell’architetto Bordignon.
Davanti al monumento al Generale Achille Papa è stato collocato il monumento ai caduti di tutte le guerre, firmato da un altro celebre scultore: Arnaldo Pomodoro.
Negli ultimi anni poi la tendenza al monumento in ogni piazza è dilagata in modo incontrollato:
- piazza Garibaldi, monumento agli Alpini di ogni tempo
- di fronte al precedente, monumento al Carabiniere
- su una porta principale del castello del Barbarossa, a un centinaio di metri di distanza, una lapide commemorativa degli Alpini
- a venti metri da qui il nuovissimo monumento ai Bersaglieri d’Italia.
All’ingresso di Marostica si trova un monumento uguale, ma in scala maggiore, facendo temere che si tratti di un’opera prodotta in serie… - un monumento ai Caduti del Mare si trova nella zona della Maratona (ed è molto simile a quello di Sirmione)
- segnalo anche il Monumento ai Caduti sul Lavoro affiancato da una centralina, che a sua volta si può considerare un insigne esempio di pessimo arredo urbano.
Aggiornamento: gennaio 2008
La centralina di cui sopra è stata fortunatamente rimossa:
Aggiornamento: novembre 2009
Con mia sorpresa ho scoperto che i Desenzanesi continuano ad aggiungere monumenti alla già notevole collezione: questo è un piccolo monumento che segnala l’esistenza del monumento vero e proprio che è la Madonnina del sub che si trova alla punta del Vo’.
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