Montini Spa: 130 posti di lavoro a rischio dopo la revoca del concordato preventivo

Il futuro della Montini Spa, azienda bresciana con una lunga storia nel settore della produzione di chiusini e caditoie per infrastrutture industriali e stradali, appare incerto. La società aveva avviato nei primi mesi del 2023 una procedura di concordato preventivo, inizialmente accettata dal tribunale a fine 2022. Tuttavia, questa procedura è stata revocata, lasciando aperta la possibilità di una liquidazione giudiziale, la quale, ai sensi del Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza (Dlgs 14/2019), sostituisce la tradizionale procedura fallimentare.

Il piano di concordato preventivo: un tentativo per risanare l’azienda

Il piano di concordato preventivo, redatto da Montini Spa per garantire la continuità dell’azienda e il pagamento dei creditori, prevedeva un fabbisogno di 31,778 milioni di euro, da coprire principalmente attraverso i flussi di cassa generati dalla prosecuzione dell’attività aziendale e, in modo residuale, mediante la cessione di beni non strategici. Il piano industriale stimava flussi di cassa complessivi pari a circa 35,175 milioni di euro tra il 2023 e il 2029, uniti a una cassa iniziale di 3,789 milioni di euro, per un totale di 38,963 milioni. Questi fondi avrebbero dovuto consentire all’azienda di saldare i debiti con i creditori e garantire una riserva di cassa di 7,186 milioni entro la fine del 2029.

Tuttavia, dopo pochi mesi dall’avvio del concordato, la situazione economica di Montini Spa è peggiorata, portando il tribunale a revocare la procedura concordataria, rendendo più concreta la prospettiva della liquidazione giudiziale.

Una crisi che mette a rischio posti di lavoro e produzione

Questa decisione ha sollevato profonde preoccupazioni per i circa 130 dipendenti della Montini Spa, che ora rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. La società, controllata dal Regali Group, gestisce due stabilimenti a Roncadelle e a Travagliato, con un’area produttiva complessiva di oltre 300.000 metri quadrati e una capacità di produzione annuale superiore a 130.000 tonnellate. L’incertezza che incombe sulla sua attività potrebbe compromettere non solo l’occupazione dei lavoratori, ma anche la capacità dell’azienda di mantenere il suo ruolo di rilievo nel settore delle infrastrutture.

Liquidazione giudiziale: cosa significa per l’azienda

La liquidazione giudiziale rappresenta una procedura alternativa al fallimento introdotta dal Dlgs 14/2019, il quale mira a gestire le crisi aziendali in modo più ordinato rispetto al passato. Questo processo prevede la vendita degli asset aziendali per saldare i creditori e rappresenta l’ultima possibilità per evitare la chiusura definitiva dell’attività. La decisione di revocare il concordato preventivo di Montini Spa indica che le difficoltà economiche dell’azienda sono considerate tali da non poter essere risolte con la sola continuazione della gestione e i piani di risanamento proposti.

Una speranza per il futuro?

Per ora, il futuro di Montini Spa resta incerto. La revoca del concordato e la prospettiva di liquidazione rappresentano un colpo duro per i lavoratori, i fornitori e l’intero indotto produttivo del territorio. La crisi di questa storica azienda sottolinea la necessità di azioni concrete per affrontare le sfide finanziarie e strutturali delle imprese, specialmente in un periodo economico complesso come quello attuale.

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