Il Ministro Adolfo Urso ha ospitato ieri un incontro a Palazzo Piacentini con i vertici dell’azienda cinese MingYang Smart Energy, tra i maggiori produttori mondiali di turbine eoliche, e quelli di Renexia, società italiana attiva nel settore delle energie rinnovabili. All’incontro hanno partecipato Zhang Chuanwei, Presidente di MingYang, e Riccardo Toto, direttore generale di Renexia.
Durante l’incontro sono state analizzate diverse opzioni per individuare la località più adatta all’investimento, come previsto dal Memorandum of Understanding (MoU) siglato l’8 agosto tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e le due società. Il progetto prevede la costituzione di una Newco per la produzione di turbine eoliche in Italia. Nel corso della riunione sono stati approfonditi anche i temi relativi alle misure di supporto agli investimenti esteri nel Paese, sottolineando il sostegno che l’Italia intende garantire agli investitori stranieri che puntano su tecnologie rinnovabili.
Il MoU rappresenta un tassello importante del percorso di cooperazione tra l’Italia e la Cina. Questo accordo deriva dall’intesa firmata durante la missione del ministro Urso a Pechino lo scorso luglio, un’intesa tra il Mimit e il Ministero dell’Industria e delle Tecnologie dell’Informazione cinese. La cooperazione è stata ulteriormente consolidata durante la visita della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in Cina, che ha visto la formalizzazione dei dettagli del progetto.
Entro l’8 novembre le due aziende annunceranno la scelta definitiva per il nuovo sito produttivo, in stretta collaborazione con le autorità italiane competenti e con le amministrazioni locali. Il sito sarà un elemento fondamentale della strategia industriale del Paese per promuovere la produzione di energia rinnovabile. È stato stimato che l’impianto sarà operativo entro il 2026, creando posti di lavoro per circa 1.500 persone e richiedendo un investimento superiore ai 500 milioni di euro.
L’impegno di MingYang e Renexia, attraverso la Newco, punta a favorire lo sviluppo della produzione eolica su larga scala in Italia, contribuendo così all’autosufficienza energetica e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità fissati dall’Unione Europea. L’accordo di cooperazione italo-cinese rappresenta un importante passo in avanti per l’industria delle rinnovabili in Italia, consentendo di attrarre investimenti tecnologici e sviluppare competenze nel settore.
Le misure a sostegno degli investimenti esteri, esaminate durante l’incontro, includono incentivi fiscali e agevolazioni burocratiche per facilitare la rapida realizzazione dell’impianto. Si prevede che il nuovo stabilimento di produzione di turbine possa fungere da catalizzatore per la crescita economica locale, stimolando l’indotto e creando nuove opportunità di sviluppo per le piccole e medie imprese che operano nell’ambito delle energie rinnovabili.
Il piano di sviluppo della nuova fabbrica si inserisce in un contesto più ampio di rafforzamento della cooperazione industriale tra Italia e Cina, sottolineando il comune interesse per la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico. La presenza di MingYang in Italia rappresenta non solo un’importante occasione per attrarre investimenti internazionali, ma anche un’opportunità per incrementare la competitività del settore italiano delle rinnovabili a livello globale.
La selezione del sito, che verrà fatta tenendo conto di criteri ambientali, infrastrutturali e della disponibilità di manodopera qualificata, sarà un passaggio cruciale per garantire la massima efficienza nella produzione di turbine eoliche. Questo progetto non solo sosterrà l’occupazione locale, ma contribuirà anche a ridurre la dipendenza dell’Italia dalle fonti di energia fossile, portando il Paese più vicino agli obiettivi di decarbonizzazione.
Foto MiMIT
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