Ministero dell’Economia e Asterion presentano offerta a TIM per Sparkle

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), in collaborazione con Retelit SpA, controllata da Asterion Industrial Partners SGEIC S.A., ha formalizzato un’offerta a Telecom Italia SpA per l’acquisizione dell’intero capitale di Sparkle, la società di servizi di telecomunicazione internazionali del gruppo. L’offerta, presentata nella giornata di ieri, ha un valore complessivo di 700 milioni di euro ed è stata formulata in esclusiva, con scadenza fissata al 15 ottobre 2024.

La proposta di acquisto è soggetta alle usuali pratiche di mercato e rappresenta una mossa strategica significativa sia per il governo italiano sia per Asterion, con l’obiettivo di potenziare la rete infrastrutturale di telecomunicazioni nazionale e rafforzare la capacità di gestire i flussi di dati internazionali. Sparkle è infatti un asset strategico per le comunicazioni globali, grazie alla sua vasta rete di cavi sottomarini e all’infrastruttura per la trasmissione dati che collega diversi continenti.

Retelit SpA, già attiva nel settore delle infrastrutture di telecomunicazione in Italia, è supportata da Asterion Industrial Partners, un fondo d’investimento europeo specializzato in infrastrutture essenziali. La collaborazione con il MEF nell’acquisizione di Sparkle mira a garantire che un’infrastruttura così rilevante per la sicurezza nazionale e le comunicazioni del paese rimanga sotto il controllo di un consorzio pubblico-privato affidabile.

La scelta del MEF di entrare nell’operazione rappresenta un chiaro impegno del governo per mantenere il controllo su infrastrutture strategiche per il paese, in particolare nel contesto della crescente importanza delle telecomunicazioni e della gestione dei dati. Sparkle, infatti, gioca un ruolo cruciale non solo per il traffico dati italiano, ma anche per le interconnessioni internazionali che servono l’Europa e altri continenti. L’acquisizione, se completata, permetterebbe all’Italia di garantire la continuità operativa di Sparkle, preservando la sicurezza e l’indipendenza nelle comunicazioni.

L’offerta, valida fino al 15 ottobre 2024, prevede una fase di negoziazione esclusiva con Telecom Italia, durante la quale saranno condotte tutte le valutazioni necessarie e le pratiche di due diligence. Questa fase permetterà alle parti di approfondire ogni aspetto dell’operazione, inclusi quelli finanziari, regolamentari e tecnici, per assicurarsi che l’acquisizione avvenga in condizioni favorevoli e con il consenso delle autorità competenti.

Telecom Italia, da parte sua, sta valutando l’offerta, considerando l’importanza di Sparkle nel suo portafoglio di attività e il valore strategico che rappresenta. La cessione potrebbe rappresentare un passo verso la ristrutturazione finanziaria dell’azienda, che negli ultimi anni ha affrontato sfide significative per ridurre l’indebitamento e ottimizzare la propria presenza sul mercato delle telecomunicazioni.

Il coinvolgimento di Asterion, attraverso Retelit, dimostra l’interesse da parte degli investitori internazionali per le infrastrutture italiane e l’attrattiva del settore delle telecomunicazioni come campo di investimenti strategici. Asterion, con una comprovata esperienza nella gestione di infrastrutture critiche, potrebbe portare a Sparkle competenze tecniche e finanziarie in grado di migliorare l’efficienza operativa e garantire lo sviluppo delle infrastrutture esistenti.

La vendita di Sparkle è in linea con la strategia di Telecom Italia di concentrare le proprie risorse sulle attività core e ridurre l’esposizione finanziaria, mentre per il MEF e Asterion rappresenta un’opportunità per consolidare la gestione nazionale di una delle infrastrutture di telecomunicazione più importanti. Sparkle gestisce una delle principali reti di trasmissione dati a livello globale, e la sua acquisizione da parte di un consorzio pubblico-privato potrebbe rafforzare l’autonomia tecnologica dell’Italia.

La conclusione positiva dell’acquisizione sarebbe un importante passo avanti per assicurare il controllo pubblico sulle infrastrutture critiche del paese, in un momento storico in cui la sicurezza dei dati e delle comunicazioni è diventata una priorità per tutte le nazioni. La scadenza dell’offerta al 15 ottobre 2024 lascia spazio alle trattative, ma sottolinea anche l’urgenza e la rilevanza strategica dell’operazione.

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