Ministero del Lavoro: crescono i contratti di produttività attivi nel 2024

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha registrato una crescita costante dei contratti di produttività attivi, che premiano i lavoratori con incentivi legati al raggiungimento di obiettivi aziendali. Al 16 settembre 2024, sono stati depositati 17.114 contratti presso il Ministero, con un incremento del 16,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, quando i contratti attivi erano 14.667. A beneficiare di questi accordi sono quasi 5 milioni di lavoratori.

I contratti di produttività, incentivati anche da una riduzione fiscale introdotta dal Governo con la legge n. 197/2022, prevedono dal 2023 una tassazione ridotta al 5% (rispetto al precedente 10%). Questa agevolazione, confermata nella Manovra di bilancio per il 2024, ha contribuito a favorire la diffusione di tali contratti.

Crescita e tipologie di contratti

Dei 17.114 contratti attivi attualmente depositati, ben 10.613 sono stati firmati nel periodo compreso tra gennaio e metà settembre 2024, con 1.056 nuovi depositi solo tra agosto e settembre. A livello numerico, i contratti aziendali rappresentano la quota maggiore, con 14.029 accordi, mentre i contratti territoriali registrano un incremento del 39,7% rispetto al 2023, passando da 2.209 a 3.085.

Questi contratti non si limitano a riconoscere premi di produttività, ma puntano anche a obiettivi diversi: 13.723 contratti riguardano la produttività, 10.704 la redditività, 8.443 la qualità, mentre 1.574 prevedono piani di partecipazione. Inoltre, ben 10.218 contratti includono misure di welfare aziendale, ampliando così il raggio d’azione di questi strumenti contrattuali.

Imprese coinvolte e lavoratori beneficiari

Le imprese che utilizzano i contratti di produttività sono in gran parte piccole e medie aziende. Il 47% dei contratti depositati proviene da aziende con meno di 50 dipendenti, mentre le aziende con oltre 100 dipendenti rappresentano il 38%. Le imprese di fascia intermedia, con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 99, costituiscono il 15% del totale.

Questi contratti coinvolgono un numero considerevole di lavoratori: su 4.821.320 beneficiari, 3.430.822 appartengono a contratti aziendali, mentre 1.390.498 sono legati a contratti territoriali. L’importo medio annuo corrisposto ai lavoratori ammonta a 1.498,62 euro.

Benefici fiscali e obiettivi

Il trend di crescita dei contratti di produttività è stato alimentato dall’incentivo fiscale introdotto dal governo, che prevede una tassazione agevolata per i premi legati alla produttività. L’obiettivo di queste misure è quello di migliorare le condizioni dei lavoratori incentivando al contempo il raggiungimento di risultati misurabili in termini di produttività, redditività e qualità.

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