Premessa… Considerando che si tratta di vini della Lombardia, trovo bello, ed anche appropriato, iniziare il mio resoconto dalla famosa frase di un gran lombardo antico: Bartolomeo Platina, riportata da Enrico Carnevale Schianca all’interno del libro “De honesta voluptate et volitudine”. “Una casa o un pranzo senza bevande non solo risultano spiacevoli ma altresì poco salutari, dato che il bere, per chi ha sete, è più gradito e piacevole che il mangiare per chi ha fame; il cibo va umettato sia per il refrigerio dei polmoni, sia perché quanto viene degustato meglio si amalgami e si digerisca.”
Tempi prolifici e di grande seguito, questi, per L’Associazione Italiana Sommelier, Ente che da anni promuove nel nostro Paese e a livello internazionale la cultura del vino italiano con le sue differenti varietà e particolarità. Risale a poco più di un mese fa l’evento tenutosi a Milano da parte di AIS Nazionale, la presentazione della Guida “Vitae”, vera e monumentale “Opera” d’arte del settore con le migliori scelte nostre nazionali e Menzioni speciali ai 22 contesti territoriali regionali italiani. Lunedì 26 Novembre è stata presentata a Milano l’edizione 2019 della Guida Viniplus di AIS Lombardia – la tredicesima – , il libro guida alle produzioni vitivinicole di qualità in Lombardia. Presso una sala al piano terra dell’Hotel Westin Palace in Piazza della Repubblica (abituale sede di incontri, seminari e degustazioni guidate AIS) Alle 14.30 si è tenuta la conferenza stampa alla presenza del Presidente AIS Lombardia e di due Assessori regionali, al cui termine, un’oretta dopo al primo piano è stato aperto il grande banco di assaggio con le eccellenze lombarde, partendo dalle classiche “Bollicine”, quindi i bianchi fermi, rossi leggeri e più “sostenuti”, per concludere con il particolare “Moscato di Scanzo” della provincia bergamasca, ed alcuni “meditativi” “Passiti”. Alcuni numeri. 250 aziende recensite quest’anno, dalla Valtellina al Basso ed Alto Mantovano 160 i vini premiati con le quattro “Rose Camune” e 64 quelli meritevoli della “Rosa d’Oro”. Ricordiamo che la “Rosa Camuna” è un riconoscibilissimo “Simbolo” tra i tanti, nel sito delle Incisioni Rupestri in Val Camonica, la cui riproduzione è stata poi collocata sul logo istituzionale della Regione Lombardia, e ad un buonissimo formaggio prodotto in quella specifica area bresciana è stato dato proprio questo nome. Il primo riconoscimento rappresenta il punteggio più alto che possa essere assegnato ad un vino, mentre con il secondo si vuole dare un particolare merito per alcune produzioni che valorizzano il territorio, il vitigno la tecnica di produzione o l’attenzione all’ambiente. Soffermandoci un attimo in ambito bresciano, tra gli immancabili e, in questo caso, numerosi spumanti “Franciacorta”, si ritagliano uno spazio importante alcuni produttori di “Lugana”, importante “bianco” gardesano, particolarmente apprezzato ormai a livello europeo. Il Presidente di AIS Lombardia, Hosam Eldin Abou Eleyoun ha commentato così i risultati ottenuti: “Dal lavoro dei nostri degustatori emerge con chiarezza una crescita del livello qualitativo di tutti i distretti vitivinicoli lombardi e un attenzione particolare all’utilizzo di pratiche meno invasive sia in vigna che in cantina.” Anche quest’anno la Guida Viniplus sarà inviata ad oltre 800 ristoratori lombardi con l’augurio che possa rappresentare uno strumento utile per comunicare e fare apprezzare i vini regionali. Oltre che in formato cartaceo, il volume è disponibile anche on line all’indirizzo www.viniplus.wine .
Fabio Giuliani
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