L’epoca degli ideali
Una mostra a Lecco terminata da poco, così come un’altra a Novara…un’altra ancora, di taglio differente, appena iniziata a Forlì….stiamo parlando di importanti eventi espositivi italiani incentrati sull’arte dell’Ottocento, in quel particolare periodo storico, sociale, culturale – fatto partire già sul finire del secolo precedente – denominato “Romanticismo”. In particolare, Milano – tra le grandi città d’Italia in quegli anni con la maggiore vocazione europea – è stata uno dei centri della civiltà romantica, sia per quanto riguarda le arti figurative che sul versante letterario e musicale. Pensiamo alle esposizioni d’arte, ai grandi collezionisti, alle imprese editoriali, ai teatri – tra cui La Scala– e a protagonisti come Foscolo, Manzoni, Rossini, Hayez e Verdi. Poteva quindi il Capoluogo lombardo esimersi dall’ospitare una rassegna tutta dedicata a questo aspetto peculiare del XIX secolo? E dove poteva avere luogo un tale importante progetto se non presso le Gallerie d’Italia, Polo Culturale di Banca Intesa a Milano dove si trova in permanenza anche una bellissima “quadreria” ottocentesca con pregevoli opere di pittura e scultura (“Da Canova a Boccioni. Le collezioni della Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo”)? Ed ancora, chi poteva esserne il “mentore-curatore” se non Fernando Mazzocca, a mio parere lo storico e critico d’arte “Ottocentista” più qualificato e competente del nostro tempo con il suo fondamentale apporto fin dalla costituzione del Complesso? La dimensione civile del “Romanticismo” trova la sua massima espressione nei quadri storici di Francesco Hayez, del quale il museo ospita opere fondamentali, e di cui abbiamo ancora un ottimo ricordo della grande mostra (7 Novembre 2015-21 Febbraio 2016) con ben 120 sue opere e – manco a dirlo – curata dal Prof. Mazzocca. Se la musica di Verdi e il testo del Manzoni unificarono l’Italia, “qui si vuole dimostrare che anche pittura e scultura realizzarono ciò” – afferma il curatore – con la scelta di duecento opere, di cui molte inedite, alcune mai venute in Italia prima. L’esposizione celebra l’identità e il valore del Romanticismo italiano, in rapporto a quanto si andava manifestando nel resto d’Europa – in particolare in Germania, nell’Impero austriaco, in Inghilterra e in Francia – tra il Congresso di Vienna e le rivoluzioni che nel 1848 sconvolsero il vecchio continente. Le opere esposte alle Gallerie d’Italia di Milano e al Museo Poldi Pezzoli documentano un periodo che va dai fermenti preromantici fino alle ultime espressioni di una cultura che, almeno nel nostro Paese, avrà termine con la realizzazione dell’Unità d’Italia e l’affermazione del Realismo, che del Romanticismo rappresenta l’antitesi. Vediamo i dipinti dei maggiori interpreti della pittura romantica: Francesco Hayez, Giuseppe Molteni, Giovanni Carnovali detto Il Piccio, Massimo d’Azeglio, Giovanni Migliara, Angelo Inganni, Giuseppe e Carlo Canella, Ippolito Caffi, Salvatore Fergola, Giacinto Gigante, Pitloo, Domenico e Girolamo Induno. Tra le sculture spiccano i lavori di tre straordinari maestri: Lorenzo Bartolini, Pietro Tenerani e Vincenzo Vela. Non mancano grandi artisti di diversa nazionalità attivi in Italia, come Caspar David Friedrich, Franz Ludwig Catel, Jean-Baptiste Camille Corot, William Turner, Friedrich von Amerling, Ferdinand Georg Waldmüller, Karl Pavlovič Brjullov, che permettono di approfondire le relazioni intercorse tra il Romanticismo italiano e quello europeo. Sparsi qua e là incontriamo anche alcuni costumi provenienti dalla Scala, delle più famose opere ottocentesche (Nabucco, Anna Bolena – indossato da Maria Callas –, Lucia di Lammermoor) ed un ricco apparato video, con spezzoni delle opere liriche e di film ispirati ad esse e/o al clima romantico in genere, che raccontano il successo culturale che è proseguito fino al Novecento. Il percorso espositivo è distribuito in 17 Sezioni, 12 alle Gallerie e 5 nella vicina Casa-Museo Poldi Pezzoli, il cui Presidente, Gian Giacomo Attolico Trivulzio, durante la presentazione, così ha sottolineato: “Il Romanticismo, di cui Milano è stata protagonista indiscussa in Italia, trova nel Museo Poldi Pezzoli una straordinaria rappresentazione “immersiva”: i visitatori percorreranno le stanze del palazzo di Gian Giacomo Poldi Pezzoli (protagonista della cultura ottocentesca) per scoprire i dipinti e le sculture della mostra, per raggiungere infine la Wunderkammer dedicata a Dante, una delle testimonianze superstiti più emblematiche e affascinanti del Romanticismo nel nostro Paese. Non sarà solo una mostra artistica, voluta ed organizzata con estrema perizia dalle Gallerie d’Italia e dal curatore Fernando Mazzocca, insieme al Museo Poldi Pezzoli, ma l’affresco che ritrae la vita culturale e l’atmosfera quotidiana della città nei decenni centrali del XIX secolo”. E’ proprio qui, attraverso il rinnovamento della pittura sacra e di storia nonché della ritrattistica che si vede l’apporto dell’arte agli ideali del “Risorgimento” italiano, con la sezione dedicata a Dante come eroe nazionale attraversi i personaggi della “Commedia”, emblematiche le opere dedicate a Paolo e Francesca, culminante nel suggestivo “Studiolo Dantesco”. Felice quanto prolifica collaborazione, quindi, tra la storica Istituzione milanese e l’ancora “giovane” emanazione di Banca Intesa (inaugurata ufficialmente nel Capoluogo lombardo il 3 Novembre 2011), che altrettanto “storica” siamo sicuri lo diventerà. Per accompagnare il progetto espositivo sono state organizzate numerose attività collaterali che ti permetteranno di approfondire il movimento romantico: visite guidate per adulti; iniziative per bambini e famiglie; conferenze; concerti; laboratori didattici; eventi realizzati in collaborazione con l’Associazione Culturale Ludosofici e il Circolo dei Lettori. Inoltre, a grazie alla collaborazione con Fondazione Cineteca Italiana, nel museo di Piazza Scala è possibile partecipare a una variegata rassegna cinematografica: ogni proiezione sarà preceduta da uno “zoom”, una breve visita guidata in cui giovani mediatori culturali illustreranno l’opera a cui il film fa riferimento. La mostra è corredata da un esaustivo catalogo illustrato (edito da Silvana Editoriale) ed unificato per le due sedi con saggi del curatore e di Virginia Bertone, Omar Cucciniello, Lavinia Galli, Sabine Grabner, Stefano Grandesso, Francesco Leone, Isabella Marelli, Luisa Martorelli, Susanna Zatti, dedicati ai temi affrontati nella mostra e schede dedicate alle sezioni in cui è suddivisa, dove si fanno notare i cambiamenti di visuale nella natura, nel paesaggio, nei sentimenti dovuti al nuovo clima sociale e culturale di quegli anni. A mio parere è fondamentale questa ricognizione di Mazzocca che ci propone moltissimi pittori e scultori di ogni parte d’Italia portando le arti visive in sinergia con la letteratura e la musica; se riguardo queste ultime le “icone” del “Romanticismo” sono Manzoni e Verdi, per la pittura indicherei senza dubbio Hayez.
Fino al 17 Marzo 2019.
Gallerie d’Italia – Piazza della Scala; orari: tutti i giorni tranne lunedì 9.30-19.30, giovedì fino alle 22:30; Informazioni e prenotazioni: Numero Verde gratuito 800 167619; www.gallerieditalia.com
Poldi Pezzoli – Via Manzoni 12, Milano; orari: tutti i giorni tranne martedì 10-18, giovedì chiusura alle 22.30; Biglietti: 10 euro (una sola sede), 7 euro accesso alla seconda sede (previa presentazione del primo biglietto d’ingresso); Informazioni: Tel. 02 794889/6334; www.museopoldipezzoli.it
Fabio Giuliani
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