Davvero siamo tutti uguali?
Davvero non c’è alternativa?
Davvero si può parlare di Pisapippa?
L’esame del bilancio lasciatogli in eredità da Letizia Moratti è ancora alla fase istruttoria. Al lavoro, sul tema, c’è l’assessore Bruno Tabacci. Ma, quale che sia il responso dell’esame sui conti di Palazzo Marino (di 500 milioni il buco pronosticato), il sindaco Giuliano Pisapia intende procedere sulla via dell’austerità, del contenimento dei costi. A partire dai compensi dei dirigenti comunali. Tagli agli stipendi e tagli al numero degli incarichi per risparmiare, indicativamente, 2 milioni di euro all’anno. Ecco come.
Davide Corritore, quello che viene indicato come il nuovo direttore generale del Comune, percepirà il 10 per cento in meno del suo predecessore. Se Antonio Acerbo percepiva 230 mila euro lordi all’anno, Corritore si fermerà a 200 mila euro. Taglio del 15 per cento anche per il nuovo Capo di gabinetto (Maurizio Baruffi, finora portavoce di Pisapia), figura alla quale, nella legislatura appena conclusa, erano riconosciuti 160 mila euro lordi all’anno. Non è finita. Il primo cittadino dimezzerà i dirigenti esterni. Trentadue quelli ancora a contratto ereditati dalla gestione Moratti, scenderanno a 14. Un piano che, secondo i primi calcoli, farà risparmiare a Palazzo Marino circa 2 milioni di euro all’anno.
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