Esposto per la prima volta a Palazzo Pirelli
“Il recupero e la conservazione di opere d’arte che testimoniano la tradizione lombarda, di per sé è azione positiva; se poi l’opera d’arte viene tolta dall’oblio e messa a disposizione dei cittadini e dei visitatori, l’azione positiva acquista un significato ancor più importante e il messaggio diventa universale.” (L. Valaguzza, Presidente per la Regione Lombardia di AICCRE – Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) L’opera, composta da 60 personaggi, dipinti a tempera su carta o cartoncino sagomati, realizzati da Francesco Londonio, uno dei più importanti artisti lombardi del Settecento. Accanto ad essa vediamo un altorilievo in terracotta raffigurante una “Natività con angeli” di uno scultore anonimo del Seicento. Torna, come da tradizione per le festività natalizie, l’esposizione di un presepe nel grattacielo sede del Consiglio Regionale della Lombardia. “Il presepe – ha detto il Presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi – è una tradizione italiana e un elemento della nostra cultura popolare che condensa i significati che si accompagnano alla nascita di Gesù. Ma è anche una rappresentazione dei valori dell’umanesimo cristiano: la sacralità della vita che nasce, la famiglia, la pari dignità degli umili nei pastori che per primi incontrano Gesù, l’attenzione al creato. Nel presepe c’è anche l’attenzione alla diversità delle altre culture, pensiamo ai Magi venuti dall’Oriente. Sono valori universali che tutti credenti e non, possono fare propri. Con questo spirito ospitiamo queste bellissime opere d’arte che sono certo conquisteranno gli ospiti in visita nella nostra sede, offrendo loro una pausa di riflessione e di bellezza”. Nuova acquisizione del Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano, grazie alla donazione di Anna Maria Bagatti Valsecchi, la raccolta proviene dalla collezione Cavazzi della Somaglia, nella Villa Gernetto a Lesmo. L’opera era destinata, in origine, a essere allestita durante il periodo natalizio in un salone della villa in Brianza, acquistata nel 1772 dal Conte Giacomo Mellerio (1711-1782), presso la quale il Londonio era solito passare lunghi periodi di villeggiatura. Nel corso dell’Ottocento, gli eredi Mellerio, quando fu chiara l’importanza e la rarità del complesso, fecero montare le sagome entro cornici ovali o rettangolari che furono usate come decoro stabile per i saloni della residenza brianzola. Il Presepe del Gernetto, noto alla critica, è citato nella storiografia e in tutte le pubblicazioni dedicate a Francesco Londonio e al presepe in Lombardia. Un primo, minimo intervento conservativo ha permesso di poter presentare oggi l’inedito presepe; l’opera ha bisogno tuttavia di interventi di restauro più complessi, per i quali si renderà necessario il reperimento di fondi. Per questo il Consiglio regionale intende associarsi con questo evento espositivo al recupero, alla promozione e alla valorizzazione di quest’opera così significativa avviati dal Museo Diocesano di Milano, offrendo la visibilità dell’opera. Accanto al presepe di Londonio, al foyer del piano terra di Palazzo Pirelli viene esposto anche un altorilievo in terracotta raffigurante una “Natività con Angeli” probabilmente di uno scultore dell’Italia settentrionale del XVII secolo, anch’esso proveniente dal Museo Diocesano di Milano. Nulla si conosce della storia di quest’opera, giunta al Museo da una collezione privata: il recente restauro (2013) ha evidenziato due interventi precedenti, avvenuti in epoca non ben precisabile. Il pannello è costituito da tre pezzi lavorati e cotti singolarmente e poi assemblati con sigillature in terracotta e una graffa di ferro. La scena è ambientata in una frammentaria capanna sostenuta da imponenti colonne in rovina che si perdono nelle nubi, secondo un modello ampiamente diffuso nell’Italia settentrionale. La “Sacra Famiglia”, sulla sinistra, appare quasi in secondo piano rispetto agli angeli adoranti e ai putti che animano la scena. Alcune note: Francesco Londonio, nacque a Milano nel 1723 da una famiglia nobile di origine spagnola. Furono le opere pittoriche ed incisorie di artisti nordici e le esperienze di pittori quali Angelo Maria e Giovanni Crivelli, Giovanbattista Castiglioni detto il “Grechetto” e Giacomo Ceruti ad indirizzare la sua arte verso il genere pastorale ed animalista con scene di vita contadina, di animali e veri e propri presepi. La vena realistica locale, di cui la “pittura della realtà” è espressione, volge verso l’“arcadico” secondo i dettami del suo tempo, con esiti raffinati e molto apprezzati in tutta la Lombardia. Egli diviene così uno dei pittori più apprezzati in Lombardia ed annovera fra i suoi committenti l’antica nobiltà milanese, come i Borromeo, gli imprenditori locali e i grandi proprietari terrieri recentemente ascritti alla nobiltà, come i Greppi, i Tanzi, gli Alari e i Mellerio, per i quali realizza il Presepe qui presentato. Dopo i soggiorni a Roma e Napoli dà l’avvio alla sua attività “presepiale”, relativamente alla quale il Presepe di grande formato della Chiesa di San Marco a Milano. Londonio studiò anche incisione e realizzò presso il varesino Benigno Bossi e realizzò una serie di acqueforti di soggetto agreste dedicandole ad illustri personaggi. E’ anche da ricordare che fu fondatore della Compagnia dei Foghetti ed inventore dell’omonimo teatrino ambulante. Morì a Milano nel 1783 e fu sepolto nella Chiesa di Sant’Eufemia. Concludiamo con i ringraziamenti di Mons. Luca Bressan a Nadia Righi, Direttrice del Museo Diocesano, al Consiglio Regionale Lombardo, all’Associazione Consiglieri Regionali della Lombardia e all’AICRE: augurando “ad ogni visitatore di vivere momenti intensi, di stupore, contemplazione, immaginazione, domanda, riflessione ed impegno.”
Palazzo Pirelli – (Via Fabio Filzi 22); 1° Piano, Spazio Eventi; Fino al 10 gennaio 2019; Orari: lunedì-giovedì dalle 9.30 alle 16.45. Venerdì dalle 9.30 alle 13; Ingresso libero; Informazioni: www.consiglio.regione.lombardia.it ; Tel. 02 67482379
Fabio Giuliani
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