La lotta all’inquinamento da microplastiche, che riguarda da vicino anche il Garda, comincia dai banchi di scuola. Accade sull’alto lago, dove i ragazzi delle medie hanno intrapreso un percorso educativo dedicato proprio a questa emergenza invisibile e silenziosa, ai suoi effetti sull’ambiente, ma anche sulla salute delle persone, e alle possibili soluzioni.
L’iniziativa è promossa dall’istituto comprensivo di Gargnano nell’ambito del progetto europeo Life Blue Lakes (lifebluelakes.eu), di cui abbiamo più volte scritto. Il progetto affronta il problema delle microplastiche nei laghi e prevede una serie articolata di azioni di gestione ecologica e partecipativa, formazione, informazione e sensibilizzazione indirizzate a istituzioni, stakeholder e cittadini, che interessano i laghi di Garda, Bracciano e Trasimeno in Italia e i laghi di Costanza e Chiemsee in Germania.
È un progetto di alto profilo scientifico al quale partecipa attivamente l’Istituto comprensivo dell’alto Garda bresciano, che si estende su cinque Comuni (Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine e Limone).
Le attività
EMBED [Le plastiche recuperate dagli studenti in spiaggia]
L’iniziativa della scuola prevede diverse attività di monitoraggio, divulgazione e sensibilizzazione rivolte ai ragazzi, ma con ricadute su tutta la cittadinanza. «Oltre alle lezioni e ai laboratori in classe – spiegano la dirigente Marialuisa Orlandi e le tre insegnanti referenti Lorenza Bonandini, Maria Bertella ed Elena Gagliazzi – sono in programma uscite sul territorio per effettuare indagini e raccogliere dati. Una di queste si è svolta in dicembre a Gargnano, con gli alunni che si sono occupati della pulizia della spiaggia in località Fontanelle. Sono attività preziose per i ragazzi, perché li avvicinano alla conoscenza di un problema concreto e li aiutano a maturare sensibilità per il territorio in cui vivono. Gli studenti sono inoltre impegnati in un concorso che li porterà a realizzare elaborati sul tema dell’inquinamento da materie plastiche, con l’obiettivo di sensibilizzare chi vive o frequenta il lago e promuovere comportamenti che lo salvaguardino».
Numeri in aumento
I dati, del resto, dicono quanto ce ne sia bisogno: secondo i monitoraggi effettuati da Legambiente in soli due anni, dal 2017 al 2019, le microplastiche nel lago di Garda sono aumentate esponenzialmente, passando da 9.900 a 131.619 particelle per chilometro quadrato. Alle giovani generazioni spetta il compito di invertire questa tendenza, all’insegna dello slogan di Blue Lakes «No microplastics, just waves»: nel nostro amato lago non vogliamo microplastiche, ma solo onde.
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