Maxi truffa ai danni della Cartiera del Chiese: «Ricorreremo in appello»

«Le accuse che il Tribunale di Mantova ha ritenuto del tutto irrilevanti il Tribunale di Brescia le ha oggi valutate in modo opposto». Lo dice in una nota la Bertani trasporti Spa dopo la condanna a quattro anni per truffa pronunciata in primo grado nei confronti di Sergio Bertani, rappresentante legale della società di Castiglione delle Stiviere, e Ivana Moratti, ex dipendente della Cartiera del Chiese.

I due sono stati ritenuti i responsabili di una maxi truffa da 50 milioni di euro ai danni della Cartiera del Chiese e condannati anche al risarcimento provvisionale di 3 milioni e 400mila euro. «Già per tre volte Cartiera del Chiese ha speso le prove del presunto illecito commesso in suo danno davanti il Tribunale di Mantova, che ha sempre respinto le relative azioni.

Bertani Trasporti – si legge nella nota – attende di conoscere le motivazioni per le quali il Tribunale di Brescia ha espresso un diverso orientamento rispetto, ma sin d’ora esclude di poterle condividere e ribadisce con forza la propria posizione rispetto a tali contestazioni, certa che l’estraneità da esse sarà riconosciuta nei successivi gradi di giudizio». Scontato dunque il ricorso in appello.

«Bertani Trasporti Spa vuole sottolineare la sua completa estraneità agli addebiti emersi dal primo grado di giudizio. L’azienda è oggi uno dei leader europei del proprio settore e le vengono semmai riconosciute la serietà, la competenza, la correttezza e l’attenzione ai clienti di quanti vi operano quotidianamente da oltre settant’anni» viene spiegato. «Questi sono i valori che hanno fatto crescere Bertani Trasporti Spa e che la società – si legge nella nota – continuerà a coltivare, nella assoluta serenità rispetto ai comportamenti dei suoi dirigenti e dipendenti».

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