Maxi rissa in spiaggia: Brescia e Desenzano blindate contro il bis

Quello che è accaduto giovedì pomeriggio a Peschiera non deve ripetersi. Non sulla sponda veronese del lago di Garda e neppure su quella bresciana. Per questo, ieri e oggi, le stazioni di Brescia e Desenzano sono state presidiate dalle forze di polizia con il coordinamento della Polizia di Stato che hanno identificato centinaia di ragazzini e che hanno tenuto i reparti mobili in assetto antisommossa pronti ad intervenire al minimo segnale di intemperanza.

Ieri sembrerebbe essere andato tutto liscio. Brescia e Desenzano hanno registrato il passaggio di centinaia di ragazzini diretti verso le spiagge del Garda ma non ci sono stati problemi di ordine pubblico, nonostante il tam tam sui social fosse in corso già da giorni per «regolare i conti» rimasti in sospeso giovedì a Peschiera. Oggi è un altro giorno e gran parte dei ragazzini non è andata a scuola oppure al lavoro e c’è il timore che i numeri, già importanti, visti ieri possano diventare imponenti, arrivando ad eguagliare quelli impressionanti del 2 giugno.

Guerriglia in spiaggia

Tutto parte da quanto accaduto, e rilanciato sui social, giovedì pomeriggio a Peschiera del Garda. Con un appello su Tik Tok migliaia di giovani, prevalentemente di origine straniera, si sono dati appuntamento sulle spiagge della località a pochi chilometri dal confine per un sorta di flash mob di freestyle. Non ci è voluto molto perché la situazione degenerasse.

Dal furto di un portafogli si è innescata una maxi rissa e la Polizia è intervenuta con delle cariche per disperdere i violenti e scortare tutti gli altri alla stazione dove sono risaliti sui convogli verso Brescia, Bergamo e Milano. «I video che continuano a girare sul web sono inequivocabili: mostrano giovani salire sulle auto in sosta, devastare i plateatici, aggredire i passanti, innescare risse ad alto tasso alcolico in cui sarebbero comparse anche delle armi da taglio» riporta l’Ansa.

Le polemiche

EMBED [La polizia controlla i documenti dei ragazzi in transito]

Le reazioni non si sono fatte attendere. I quotidiani veronesi riportano le dure prese di posizione dei commercianti che ritengono tardivo l’intervento della Polizia dopo che per ore migliaia di ragazzi hanno bivaccato ai tavolini dei bar e reso le spiagge off limits a turisti e famiglie. Una situazione vissuta anche da chi si era trovato, all’andata o al ritorno nei convogli in cui si sono stipate migliaia di ragazzini, in gran parte senza biglietto, che hanno occupato tutti i sedili e costretto alcuni passeggeri paganti a rinunciare al viaggio. Per contro alcune realtà antagoniste hanno criticato l’intervento dei reparti mobili che avrebbero manganellato con violenza centinaia di minorenni che nulla avevano a che vedere con poche decine di agitatori.

Le denunce

Un ulteriore elemento arriva dalla denuncia presentata alla Polizia Ferroviaria da un gruppo di sei ragazze, quattro di Milano e due Pavia tra i 16 e i 17 anni che giovedì pomeriggio hanno preso uno dei treni in partenza da Peschiera dopo essere state a Gardaland.

Una volta sul vagone sono arrivate le molestie. «Eravamo circondante – raccontano all’Ansa le ragazze -. Il caldo era asfissiante, alcune di noi sono svenute. Mentre cercavamo un controllore avanzando a fatica lungo i vagoni» alcuni ragazzi «ridevano. Ci dicevano “le donne bianche qui non salgono”». Le ragazze hanno aggiunto che, mentre subivano le molestie, hanno chiamato i genitori e non le forze di polizia per paura di essere picchiate. «Abbiamo chiamato noi il 112 – sottolineano i genitori – ma nessuno è intervenuto. Solo a Desenzano sono riuscite a scendere».

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