La fine dell’estate, la fine di una festa, l’ultima notte di un viaggio, la sensazione da groppo in gola degli ultimi istanti di un’esperienza intensa, straordinaria, indimenticabile, che ti rendi subito conto rimarrà e segnerà per sempre la tua vita, che sei cosciente non rivivrai mai più.
Momenti malinconici, unici e struggenti che però mi hanno sempre affascinato, emozionato e commosso sino alle lacrime, potenti come la grande sensazione di libertà che spesso li accompagna, momenti a cui ti aggrappi e che ti attardi a godere, a volte anche pateticamente, fino all’ultimo istante e anche oltre, momenti che mi emozionano anche solo osservandoli e non vissuti da me in prima persona.
Io solitamente non guardo reality, l’Isola dei Famosi però mi capita di guardarla, non per i personaggi, ma per la mia insaziabile attrazione verso il mare e la vita all’aria aperta e senza tempo. Lo so, è una realtà in parte artefatta, ma la finale di ieri sera me la sono goduta proprio per assaporare uno di questi momenti vissuto dai finalisti, e l’emozionante esecuzione unplugged voce e chitarra di “L’isola che non c’è” eseguita da Luca Dirisio ne è stata una perfetta colonna sonora …
Vai articolo originale: http://garda2o.wordpress.com/2011/04/27/malinconia-da-fine-estate/