L’indagine dirà se qualcuno ha contratto il virus, magari senza saperlo. Ma l’obiettivo vero è un altro: regalare un po’ di serenità a una piccola comunità, quasi tutta di over 75, che dopo mesi di isolamento, paure e angosce, aveva il bisogno di sentire vicine le istituzioni, di parlare con un medico, di fugare dubbi e timori. Anche qui, nelle gelide settimane di febbraio e marzo ci sono stati quelli che sono rimasti a letto con l’influenza e con il pensiero che fosse Covid. Nessuno è finito all’ospedale e Magasa, statisticamente parlando, rimane con Irma l’unico comune bresciano a contagio zero.
Davvero nessuno ha contratto il virus? Il sindaco Federico Venturini ha pensato che i suoi concittadini, un centinaio di anime, meritassero risposte certe e definitive. Così il Comune, con l’aiuto di partner privati, ha pagato a tutti il test sierologico che permette di scoprire se una persona è stata contagiata. Per farlo bastava presentarsi in municipio venerdì mattina. «La risposta dei miei concittadini – dice Venturini – non ha deluso le aspettative. Se ne sono presentati più di 70. Praticamente tutti, tolti quelli che erano al lavoro».
Come la decana del paese, la signora Marta, classe 1922, una delle prime a sottoporsi al prelievo. I campioni prelevati a Magasa saranno analizzati alla Poliambulanza. Tra qualche giorno, il responso. Visto l’esiguo numero di abitanti, l’indagine non servirà a produrre modelli in grado di stimare la reale estensione dell’infezione sul territorio altogardesano, ma certo per i residenti di Magasa sarà importante sapere se il loro è veramente un Comune a contagio zero.
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