Una tragica vicenda ha scosso la comunità di Riva del Garda: i corpi di Hanna Shabratska, 56 anni, e suo figlio Oleksiy, 19 anni, sono stati ritrovati dopo essere scomparsi nelle acque del Lago di Garda. La famiglia, originaria dell’Ucraina ma residente in Trentino da circa due anni, aveva cercato rifugio in Italia a seguito dello scoppio della guerra.
Le Ricerche e il Ritrovamento
Martedì 16 ottobre, madre e figlio si trovavano a Riva del Garda per trascorrere una giornata al lago. Le telecamere di sorveglianza li hanno ripresi mentre entravano in acqua, ma non c’è traccia del loro ritorno sulla spiaggia. L’allarme è stato lanciato dal compagno della donna, Mauro Mariotti, preoccupato per il mancato rientro dei due.
Le operazioni di ricerca sono iniziate immediatamente quella sera stessa. I subacquei dei vigili del fuoco del corpo permanente di Trento sono intervenuti il giorno successivo, affiancati dalla Guardia Costiera e dalla Polizia di Stato. Nel pomeriggio è arrivata la triste conferma: i sommozzatori hanno localizzato i corpi a una profondità di 18 metri vicino alla zona tra Punta Lido e Spiaggia dei Sabbioni.
Il Dolore della Comunità
La notizia ha colpito duramente la comunità locale dove Hanna e Oleksiy vivevano da circa due anni nella frazione Costa di Vallarsa. Il sindaco del Comune di Vallarsa, Luca Costa, ha espresso il suo cordoglio dichiarando: «Erano nella nostra comunità da un paio d’anni. Persone educatissime e per bene. Ho salutato la signora solo l’altroieri. Mi sembrava impossibile quando mi hanno detto che non la trovavano più».
Un Dramma Familiare
Hanna Shabratska era nata nel 1972 mentre suo figlio Oleksiy nel 2005. La famiglia si era stabilita in Trentino dopo essere fuggita dal conflitto ucraino. Il compagno della donna ha prontamente avvisato le autorità quando non ha visto rientrare i suoi cari dopo una giornata apparentemente tranquilla al lago.
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