Ha
passato la notte di Ferragosto all’aperto, ferito e bloccato ai piedi
di un dirupo sui monti tra Limone del Garda e il Trentino, dov’era
scivolato durante una passeggiata, forse per un malore, forse per aver
messo un piede in fallo.
Per fortuna domenica mattina verso le 8 l’elicottero
dei soccorritori l’ha avvistato in località «Nembra» e i volontari del
soccorso alpino hanno potuto provvedere al recupero del turista
olandese di 58 anni, in vacanza in un albergo di Limone con la moglie e
il figlio, per la cui sorte si temeva il peggio dopo che non era
rientrato in famiglia da una passeggiata solitaria sugli spendidi ma
insidiosi sentieri della zona dell’alto Garda.
Le ricerche erano affidate a una ventina di uomini del
Soccorso alpino del Bresciano e ai carabinieri di Limone ai quali nella
notte si era aggiunto personale giunto dal Trentino e dalla Valsabbia.
Quando è stato recuperato dagli alpinisti calatisi dall’elicottero con
il verricello, l’uomo presentava ferite non da poco alla testa e agli
arti a causa della caduta. Le sue condizioni erano aggravate dall’aver
passato una notte senza soccorsi e in situazione precaria.
passato la notte di Ferragosto all’aperto, ferito e bloccato ai piedi
di un dirupo sui monti tra Limone del Garda e il Trentino, dov’era
scivolato durante una passeggiata, forse per un malore, forse per aver
messo un piede in fallo.
Per fortuna domenica mattina verso le 8 l’elicottero
dei soccorritori l’ha avvistato in località «Nembra» e i volontari del
soccorso alpino hanno potuto provvedere al recupero del turista
olandese di 58 anni, in vacanza in un albergo di Limone con la moglie e
il figlio, per la cui sorte si temeva il peggio dopo che non era
rientrato in famiglia da una passeggiata solitaria sugli spendidi ma
insidiosi sentieri della zona dell’alto Garda.
Le ricerche erano affidate a una ventina di uomini del
Soccorso alpino del Bresciano e ai carabinieri di Limone ai quali nella
notte si era aggiunto personale giunto dal Trentino e dalla Valsabbia.
Quando è stato recuperato dagli alpinisti calatisi dall’elicottero con
il verricello, l’uomo presentava ferite non da poco alla testa e agli
arti a causa della caduta. Le sue condizioni erano aggravate dall’aver
passato una notte senza soccorsi e in situazione precaria.
E’ ricoverato con prognosi riservata in terapia intensiva nel secondo
centro di rianimazione del Civile di Brescia. E’ stato sottoposto a un
intervento alla testa ma non sarebbe in pericolo di vita.
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