Per la prestigiosa World’s 50 Best il suo è il settimo ristorante migliore al mondo e il primo in Italia. La Best Chef Awards l’ha piazzato al 22esimo posto dietro a soli colleghi stranieri. Da quando ha aperto il suo regno sulle rive del Garda una stella Michelin illumina di rosso i suoi piatti. La rivoluzionata guida de L’Espresso gli ha appena assegnato Quattro Cappelli su Cinque e un premio speciale per la carrellata finale di dolcezze. Riccardo Camanini, chef del Lido 84 di Gardone Riviera, ristorante sul lago che gestisce insieme al fratello Giancarlo, è abituato, ormai, a conquistare premi internazionali.
Un sogno nel cassetto, però, ce l’ha ancora. E non riguarda i riconoscimenti che fanno tanto parlare: «Vorrei mantenere sempre accesa la curiosità – racconta -, con la consapevolezza che il piacere maggiore sia quello della scoperta».
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Del fatto di non aver ancora acchiappato la seconda stella nonostante i più ritengano che se la meriterebbe Camanini parla tranquillamente: «La Guida Michelin non ha bisogno di presentazioni: da tantissimo tempo riconosce con grande attenzione le eccellenze. Evidentemente non ha ancora ritenuto opportuno questo scatto di merito. E io vivo questa cosa con serenità». Come con serenità lo chef reagisce alla fama internazionale del Lido 84: «È uno stimolo, una responsabilità – ammette -. Ma io sono concentrato sulla quotidianità, ossia sul fare bene ogni giorno il mio lavoro».
Profumo d’inverno
Ora il ristorante è chiuso per ferie. Lui ne approfitta per «visitare orti, studiare piatti nuovi e scrivere il mio libro che sarà pronto alla fine del 2024: racconterà la storia di me e mio fratello, ci sarà una bella parte gastronomica, non posso aggiungere altro». La riapertura avverrà a dicembre, mese che allo chef regala grandi soddisfazioni grazie alla disponibilità della selvaggina: «Non vedo l’ora di entrare in cucina e sentire i profumi dell’inverno: cachi, cavoli, topinambur… La nuova carta sarà ricca di profumi e di tecniche». Il ristorante è al completo fino al 7 gennaio; a dicembre, però, verranno aperte le prenotazioni per le settimane seguenti.
Per Camanini è motivo di grande soddisfazione il fatto che il prossimo mese molti stranieri di casa Oltreoceano faranno tappa nel suo regno del gusto: «Arriveranno dall’Asia e dagli Stati Uniti mossi dall’interesse per la cultura italiana del cibo. È bello che ci sia movimento anche d’inverno: il lago in questo periodo ha dei colori spettacolari, la temperatura è gradevole e si avverte una calma piacevole. Il nostro Garda merita una visita in ogni stagione».
Il menù
Tanta selvaggina, si diceva, nel menù. Ma anche tanta dolcezza: la nuova guida de L’Espresso se ne è accorta e martedì sera a Milano ha premiato lo chef: «Non sono un pasticciere – dice lui -, ma amo i profumi delle panetterie e i dolci da forno italiani. Mi piace rendere l’ultima parte dell’esperienza gastronomica al Lido 84 giocosa e condivisibile. Ecco perché serviamo un trionfo di dolci con matrice del “fatto al momento”, dolci che sappiamo esprimere identità e facciano sorridere chi li mangia». Lo stesso chef ammette di illuminarsi quando assaggia «qualcosa di curioso. Il vero piacere di chi fa il mio lavoro non sta nel ricevere premi, bensì nel trovare il vero equilibrio di un piatto. Lo sa bene anche chi cucina a casa».
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