Enrico è esperto di mobilità elettrica su due ruote. Organizza infatti tour guidati sulle sponde gardesane per turisti e appassionati del territorio, fornendo in locazione biciclette e mountain-bike a pedalata assistita.
Desideroso di sperimentare la trazione elettrica in versione automobilistica, ha scelto per il suo viaggio di piacere il nostro servizio Eway, prenotando una delle Renault Zoe appartenenti alla flotta di Car Sharing lanciata da Garda Uno nel 2019.
Si è trattato di un’autentica prova su strada, in piene condizioni invernali con neve e ghiaccio, su strade montane e percorsi tortuosi e impegnativi. Come non bastasse, la nostra Zoe ha viaggiato a pieno carico con famiglia al completo e bagagli per la settimana bianca, inclusi gli accessori per il bebè e per il fratellino poco più grande.
Alcuni dati riassuntivi sulla vettura: immatricolata nel 2020, la Zoe ha percorso finora circa 10.000 km con utilizzo prevalente in spostamenti di breve raggio. La versione R110 è quella che promette dalla casa un’autonomia di circa 400 km in ciclo misto WLTP. Come noto, ciò che accade per i tradizionali motori termici si replica anche nel settore delle elettriche: tra il dire e il fare c’è di mezzo… un sacco di variabili! E analizzando i dati e ascoltando il racconto del nostro appassionato collaudatore in questo viaggio si sono verificate tutte!
A parte il già citato pieno carico, il viaggio da Manerbio (pianura bresciana) a Madonna di Campiglio su strade statali è notoriamente impegnativo soprattutto nel tratto finale, quando da Pinzolo – circa 800 metri di quota – si sale in pochi chilometri ai 1.500 della meravigliosa località trentina.
Enrico racconta tuttavia di una macchina che, nonostante il peso a bordo, ha superato con brio le pendenze senza far rimpiangere un motore termico. Accelerando senza riguardi, il consumo complessivo di energia ha consentito l’arrivo a destinazione con una carica residua del 20%, utilizzando quindi 40 kWh dei 50 disponibili con le batterie al 100%. All’occhio inesperto può sembrare un dato negativo, visto che si è verificato su un percorso di circa 150 km. Nella realtà si tratta tuttavia di un risultato lusinghiero, ottenuto con temperature vicine allo zero (condizione notoriamente svantaggiosa per le batterie), con un carico da vacanze e con tutti i servizi energivori, come la climatizzazione, attivi e in pieno utilizzo.
L’autonomia è stata poi riportata velocemente al 100%, una volta arrivati all’hotel, grazie alla presenza di un buon numero di colonnine di ricarica ad alta capacità. L’esempio riportato da Enrico conferma che elettrico non solo è auspicabile, è addirittura fattibile: “Arrivati all’hotel e scaricati i bagagli – racconta – ho individuato nei pressi della struttura una stazione di ricarica rapida. Portata la Zoe sul posto, attivata la presa tramite applicazione nello smartphone, con una spesa di circa 16 euro ho riportato le batterie al 100%, lasciandole in carica meno di due ore”. Un tempo più che accettabile, visto che la macchina sarebbe comunque rimasta a riposo nel garage dell’albergo.
Questo dato suggerisce che con un minimo di programmazione, anche un viaggio di lavoro, cadenzato da tappe e orari, può essere svolto in elettrico senza troppo rimpiangere i motori tradizionali. Tra una sosta e la successiva è sufficiente prevedere dei “rabbocchi” per mantenere l’autonomia in grado di far proseguire il viaggio senza problemi.
“La sorpresa l’ho avuta al ritorno,” riferisce entusiasta “quando ho sfruttato al massimo il vantaggio offerto dalla frenata rigenerativa. Affrontando il percorso a ritroso ho potuto approfittare dei numerosi tratti in discesa, scoprendo un’autonomia decisamente migliore. All’arrivo a casa, infatti, mi sono trovato con la batteria ancora al 50%, rispetto al 20% dell’andata, senza rinunciare al riscaldamento e mantenendo un’andatura briosa come nel giorno della partenza”.
“Quanto poi al servizio di Car Sharing,” conclude “posso solo riconoscere a Garda Uno di aver attivato una piattaforma veramente efficiente e completa. La scelta della vettura, le tempistiche di prenotazione, la possibilità di gestire l’automobile in piena autonomia con pochi comandi sullo smartphone mi hanno sorpreso e convinto”.
Conoscendo la sua attività rivolta al turismo ecologico su due ruote, sapevamo di poter contare su un collaudatore obiettivo e al passo con i tempi. Il voto “Sì” di Enrico è quindi molto importante perché basato su un’esperienza d’uso completa, e lo uniamo volentieri ai tanti feedback positivi ricevuti in soli due anni dal lancio della piattaforma
Vai articolo originale: http://www.gardanotizie.it/lesperienza-duso-del-viaggiatore-green/