Quale spazio abita il vino? Quali implicazioni filosofiche porta con sé? Sono alcune delle domande che animeranno il convegno di studi «Filosofia del cibo e del vino benacense», in programma sabato 29 a Villa Alba.
Promossa dalla prof.ssa Elisabetta Conti della Cattolica di Brescia, la giornata di studi indagherà sul legame ancestrale ed affascinante che corre tra uomo, vino e territorio. Un legame ancora oggi fortissimo sul Garda, com’è stato per millenni, visto che i primi semi di Vitis Vinifera Silvestris Gmer, cioè di vite selvatica, risalenti al Neolitico (5.000 – 4.000 a.C.), sono stati ritrovati nelle palafitte in località Polada a Puegnago.
Nella mattinata (9-13) si parlerà di filosofia del vino. Coordinati da Carloalberto Brunori, interverranno il giornalista Cesare Pillon e i docenti dell’Università Vita-Salute San Raffaele Massimo Donà, Francesco Valagussa e Giacomo Petrarca. Nel pomeriggio (15-17) relazioneranno Elisabetta Conti, Alberto Bressani (esperto di creazione del valore), l’enologo Luca d’Attoma, lo chef del Lefay Resort Matteo Maenza e il produttore Andrea Salvetti. La partecipazione è libera.
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