Mediterraneo, film del 1991 diretto da Gabriele Salvatores, premio oscar nel 1992 come miglior film straniero.
Mediterraneo è sicuramente uno dei miei film del cuore, l’ultimo della cosiddetta “trilogia della fuga” di Salvatores dedicata alla poetica della fuga, preceduto da Turné (1990) e soprattutto Marrakech Express (1989), anch’esso uno dei miei film preferiti.
Mediterraneo mi è rimasto nel cuore forse perché quando è uscito ero in piena adolescenza, proprio in quell’età in cui, come dice la voce narrante descrivendo i protagonisti, “non hai ancora deciso se mettere su famiglia o perderti per il mondo“. Proprio quell’età in cui non puoi rimanere indifferente alla frase che compare all’inizio del film:
«In tempi come questi la fuga è l’unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare»
così come a quella alla fine:
«Dedicato a tutti quelli che stanno scappando»
Pochi sanno che in circolazione esistono varie versioni di questo film e questo negli anni ha creato confusione. Proviamo a fare un po’ di ordine:
- Versione integrale originale (99 minuti)
- Versione americana (86 minuti): Gabriele Salvatores ha dichiarato che il taglio è noto e approvato, e fu deciso con Harvey Wienstein della Miramax per la distribuzione americana. In particolare gli americani ritenevano che il punto di svolta del film fosse quando i soldati scoprivano che il paese era abitato e, pensavano fosse un po’ troppo lenta e lunga la prima parte del film precedente a questo “giro di boa”. Decisero quindi di apportare dei tagli al fine di dare maggior ritmo, pensando di andare così incontro al gusto americano.
Curioso in particolare che la versione americana fu realizzata da un montatore americano di 28 anni, il quale era imbarazzato all’idea di dover mettere mano ad un’opera realizzata da un suo maestro, Nino Baragli (che ha collaborato con Federico Fellini, Sergio Leone, Pier Paolo Pasolini), che aveva curato la versione originale. - Altre versioni (varie lunghezze): nel tempo sono uscite varie versioni, soprattutto in DVD allegati a riviste (io ne ho uno che avevo acquistato anni fa con un settimanale), con tagli non presenti ne nella versione originale, ne nella versione americana, non noti e neppure approvati da Salvatores o dalla casa di produzione.
In merito alla versione americana, personalmente ho molti dubbi sulla giustificazione addotta. La mia impressione è che i motivi dei tagli della versione americana non fossero solo motivati dalla necessità di conferire maggior ritmo alla prima parte, ma anche da una forma di “puritanesimo” da parte dei montatori, altrimenti non si spiega il motivo per cui furono tagliate praticamente tutte le battute più grevi o potenzialmente offensive (per qualche sensibilità delicata o per i greci), in particolare del sergente Lorusso, battute che però sono importanti per trasmettere il carattere ruspante, ma anche autentico e sincero del personaggio. Ecco un esempio delle scene tagliate:
… ma è stato tagliato anche all’inizio, quando Lorusso al momento dello sbarco si lamenta con Strazzabosco per aver portato con se il mulo “Strazzabosco, te l’avevo detto di lasciarla a casa, la Grecia esporta asini in tutto il mondo!!“, oppure in paese quando sempre Lorusso al termine di un racconto di un aneddoto di guerra con i cannibali, a fronte delle perplessità di Farina gli dice “Ma cosa ne sai tu, cosa ne sai tu di cosa mangiano i greci“, oppure tutte le sere quando Colasanti augura al sergente Lorusso la buonanotte e la risposta è “Va a cagare!“. Mah, mi sembrano un po’ troppo dei tagli a senso unico.
Per chi fosse interessato ad entrambe le versioni, integrale e americana, è possibile acquistare il cofanetto Mediterraneo (Collector’s Edition), composto da 2 DVD.
E’ curioso sapere da Gabriele Salvatores che, nella prima versione mai uscita, Mediterraneo conteneva anche delle scene oniriche, avventure mentali che i soldati sull’isola si facevano nella “controra“, l’ora del pisolino estivo pomeridiano in cui ci si assopisce.
Ad esempio, Corrado Noventa (Claudio Bisio) si addormentava sotto un ulivo e ad un certo punto veniva svegliato da una ragazza vestita come una giovane hippie, la quale gli diceva di essere sua figlia venuta a vedere l’isola dove suo padre aveva trascorso gli ultimi anni, in quanto non l’aveva mai conosciuto, essendo lui partito quando sua madre era incinta; quindi lui rimaneva scosso e non capiva. Uno strano sogno con una figlia che ancora non era nata, ma anche una premonizione di morte.
Un altro esempio. Il tenente Raffaele Montini (Claudio Bigagli) parlando con il Pope scopriva che la leggenda voleva che Omero fosse morto sull’isola. Il tenente partiva quindi per la montagna nel pieno del meriggio alla ricerca della tomba di Omero e prendeva un colpo di sole; lì gli appariva Omero che gli faceva un indovinello e poi gli appariva un cavallo alato con un guerriero, in realtà era solo Eliseo Strazzabosco con la sua mula Silvana.
Altro esempio ancora, i due fratelli Munaron, facendo il bagno con la pastorella che li invitava a buttarsi, non sapendo loro nuotare lei gli mostrava come fare e, immergendosi, al posto delle sue gambe appariva ai fratelli la coda di una sirena.
Tutte queste scene oniriche sono state poi tagliate da Salvatores su proposta di Baragli, il quale riteneva queste scene fuori stile e non perfettamente amalgamate rispetto alla storia.
Beh, sarei molto curioso di vedere queste scene! Chissà, magari un giorno verranno pubblicate
Vai articolo originale: http://garda2o.wordpress.com/2012/10/30/le-diverse-versioni-di-mediterraneo/