Prevedere le bombe d’acqua con una precisione maggiore si può e non è nemmeno così complesso come può sembrare. «Basta – secondo il professor Gianfranco Bertazzi, direttore dell’Istituto di Geofisica e Biologia sperimentale del Garda – sfruttare il radar h24». Tutto qui. Perché, dunque, non lo si sta già facendo? «Perché servono tempo e denaro: il servizio h24 necessita di risorse».
Ma presto potrebbe diventare realtà una forma di collaborazione tra la Regione e l’Istituto di Geofisica per sfruttare in maniera adeguata il potente strumento.
Il professor Bertazzi analizza il fenomeno con la lucidità dello scienziato: «Ultimamente si parla sempre di anomalie meteorologiche, di stagioni che non esistono più. Non è vero niente: il tempo, la normalità del tempo così come la intendiamo è l’eccezione. La regola, invece, è il tempo pazzo. Chiaramente le avversità non si possono fermare, ma prevedere sì».
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