Iniziamo la perlustrazione delle eccellenze culturali del territorio gardesano con descrivendo una location veramente eccezionale: “Leonesia”, la creatura di Fondazione Vittorio Leonesio di Puegnago del Garda che, da dieci anni, è uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio.
Nata nel 2014 con l’intenzione di tramandare la memoria di Vittorio Leonesio, la Fondazione propone iniziative Socio-culturali sul territorio Gardesano della Provincia di Brescia.
L’attività si è sviluppata, in collaborazione con gli Enti e le Associazioni locali, attorno al Palazzo sede della Fondazione, situato nella frazione Mura del Comune di Puegnago del Garda. Il nome vuole essere oltre che un omaggio al femminile alla famiglia, che lascia gratuitamente a disposizione lo splendido luogo (dopo la morte di Vittorio erano rimaste solo la madre, la moglie e la figlia) alla Fondazione, anche un omaggio alle “Città Invisibili” di Italo Calvino, contenitori di memoria del passato ma anche occasione di utopie possibili. Negli anni le attività espositive hanno coinvolto, oltre ad una serie di artisti internazionali, anche alcune Accademie di belle Arti in Italia e all’estero, e questo ci permette di sottolineare come il rapporto con la creatività giovanile faccia parte integrante e fondamentale del progetto culturale della Fondazione. Non solo le Arti Visive ma anche la musica ed il teatro sono entrati a pieno titolo nei programmi della Fondazione; pure in questo caso i rapporti con gli Istituti di alta formazione Artistica, come Conservatori ed Università, sono stati privilegiati. Figure professionali di chiara fama sono state coinvolte nei vari progetti ma l’attenzione della Fondazione si è anche rivolta al territorio, organizzando serate a tema in cui presentare le eccellenze agro-alimentari del territorio che la ospita, così ricco di prodotti vitivinicoli, oleari e gastronomici. A questo proposito è necessario ricordare le attività laboratoriali, dedicate sia ai giovani che agli adulti, svolte con regolarità in collaborazione con le Università e le scuole primarie e secondarie del territorio. La prima mostra nasce nel 2013 in collaborazione con il progetto “Meccaniche della Meraviglia” e porta nei locali di Leonesia le opere “Magnetiche” di Luca Pozzi.
La mostra ottiene un riscontro di pubblico e di stampa (persino un servizio della televisione di stato) tale da indurre Laura Bosio Leonesio (da poco rimasta vedova del marito Vittorio), con la collaborazione dell’amica Renata Coltrini, a pensare a un progetto che mantenesse nel tempo la memoria di Vittorio. La collaborazione con Meccaniche della Meraviglia ha in seguito permesso di ospitare mostre di grande profilo internazionale portando nel 2014 una collaborazione con la Silpakorn University di Bangkok e con l’ambasciata Thailandese. L’anno successivo è stata l’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran a essere protagonista in Fondazione con la mostra dedicata ai migliori giovani artisti, di origine iraniana, che operano sul territorio italiano. In entrambe le occasioni gli Ambasciatori sono stati presenti in Fondazione con le loro delegazioni. Ma non vanno certamente dimenticate le antologiche di Radu Dragomirescu, di Gabriele Picco e del sottoscritto. Le altre collaborazioni con Meccaniche della Meraviglia che hanno portato in fondazione le installazioni di Sarenco, di Lucia Pescador, Rob Mazurek e Sonia Costantini. Le mostre collettive, dedicate ai quattro elementi, curate da Renata Coltrini e Mariacristina Maccarinelli, in cui protagoniste sono state l’acqua, l’aria e la terra, affronteranno il prossimo anno il difficile tema del fuoco. Infine, ma non per importanza, vogliamo ricordare il progetto Scintille d’arte, curato dai docenti dell’università Cattolica del Sacro Cuore Kevin McManus e Mariacristina Maccarinelli, dedicato alle giovani promesse dell’arte italiana. Artisti under 35 che si sono messi in evidenza attraverso la vincita o la segnalazione in importanti premi nazionali.
ALBANO MORANDI
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