Preparare il presepe qui a Sesto è un gesto rituale che mi dona molta serenità e mi unisce emotivamente ai miei affetti più cari.
Chiesi esplicitamente il primo pezzo, la capanna con la Madonna, S.Giuseppe e il Bambino, a mia madre come dono per il Natale di alcuni anni fa, sapendo che quando fosse poi mancata, ogni anno l'avrei ricordata in modo speciale.
Qual momento è arrivato.
Nata il 20 dicembre del 1920, l'atto fu registrato il 24 per cui "ufficialmente" quella era la sua data di nascita e il Natale era sempre l'occasione per un doppio augurio.
Questo è il primo Natale senza di lei e sono felice di averle chiesto quel regalo e di allestirlo in suo onore.
Mio padre invece aveva il compito di mettere la figurina del Bambin Gesù la mattina del 25 ed è un gesto che da quando io e Marina ci siamo sposati, ho sempre ripetuto ricordandolo e per il presepe a Desenzano ho affidato il compito a Giulio che mi ha sorriso nel ricevere l'investitura.(La figura del Bimbo l'ho messa ora un attimo per fare la foto ma la tolgo subito)
Anno dopo anno il mio presepe degli affetti si è arricchito di personaggi donati dagli amici più cari a cui chiedo esplicitamente di regalarmi una statuina di Thun per avere anche loro qui con noi la sera di Natale: l'ultima arrivata è la bella spagnola che quasi completa il gruppo di donne del mondo.
Ovviamente non ci sono tutti i miei affetti più cari, ho ancora molti amici del cuore a cui chiedere il dono, ma questo piccolo rituale che auguro un giorno ai miei figli di ripetere, mi unisce al grande mondo dell'amicizia che è una delle ricchezze più grandi che possiedo.
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