Verso l’una del pomeriggio di ieri la ruspa e le pale dei volontari della Protezione Civile di Limone avevano già avuto la meglio sulla massa di sassi e terra caduta dalla montagna nella notte precedente giusto all’ingresso dell’hotel «Splendid Palace» chiuso in questa stagione. Ma non di meno per il sindaco Antonio Martinelli «questo ennesimo disagio con la strada che è stata chiusa al traffico rappresenta una sorta di grido di allarme della Gardesana alla politica.
Strada strategica
La nostra strada è troppo strategica per l’economia locale, i paesi e il turismo da essere trascurata da un certo tipo di politica. Grazie all’Anas che si è attivata subito e alla nostra Protezione Civile siano riusciti a sopperire all’ostacolo della frana, ma il tema resta una ferita aperta del territorio». Per il sindaco restano indicativi i dati segnalati giovedì lungo la pista ciclabile panoramica: «Sono state oltre mille le persone a piedi e in bici che hanno visitato il territorio giovedì e quindi hanno percorso la passerella. È il segno che il nostro comune e per converso il Garda dispongono di un’attrattiva fortissima anche fuori dall’alta stagione. Ma il vulnus resta quello di una viabilità con dei limiti enormi dati da una strada che resta il meandro di dannunziana memoria. Una definizione calzante allora come oggi e questo cedimento ne è la riprova».
Del resto con il grande masso caduto giovedì notte la SS45 bis – la Statale «Gardesana Occidentale», tracciato storico che unisce il Trentino a Cremona costeggiando il Lago di Garda – ha subito la sua notte di tregenda con la chiusura. «Abbiamo provveduto a chiudere la strada e a mettere in sicurezza il transito, quindi nelle prime ore del mattino, sentiti gli ingegneri di Anas, abbiamo rimosso il materiale non prima di aver disgaggiato gli altri massi pericolanti dalla montagna. Si è trattato di un distacco che è avvenuto a pochi metri di altezza dalla strada, ma la cui pericolosità poteva essere terribile» ha detto il vicesindaco di Limone, Franceschino «Chicco» Risatti. Lui in prima persona si è attivato con i volontari e i tecnici per liberare la striscia di asfalto dai detriti.
L’intervento
«Pur essendo la Gardesana di competenza Anas, questo tratto è urbano, quindi la sua gestione rientra nell’attività del Comune di Limone» ha spiegato ieri a margine della frana un ingegnere di Anas. «Abbiamo messo due agenti di polizia locale presidiare il punto transennato quando abbiamo riaperto la strada, quindi alle 15.30 sono stati posati due semafori per il senso di marcia alternato che è stato imposto per la gestione dell’emergenza. Poi nei prossimi giorni, espletati tutti gli accertamenti tecnici, si potrà tornare alla normalità» spiegano dal Comune.
Gestione territoriale
La necessità per gli amministratori sarebbe dunque da ricercare in strumenti legislativi e conseguenti fondi che consentano «una più agevole gestione del territorio a misura delle reali necessità dei singoli territori. Se si pensa che Anas è competente territorialmente da Rezzato in poi lungo la Gardesana, lascio immaginare tutte le difficoltà e le diversità di necessità e di situazioni di cui ci si deve occupare di volta in volta» continua il sindaco.
Da qui l’appello rivolto alla politica: «Roma non deve perdere adesione e vicinanza al territorio perché le nostre comunità ne risentono così come ne soffrono le ricadute e gli introiti che giungono dal turismo e dall’economia locale. Per noi amministratori resta davvero difficile misurarsi tra le necessità del territorio e le risorse disponibili. Anche se il nostro può essere definito un Comune dal bilancio florido, le necessità a cui dobbiamo fare fronte sono davvero molte e da qui l’imbarazzo che in questi casi abbiamo ad affrontare spese per casi anche eccezionali come questo».
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