Il fenomeno della pesca di frodo sul Lago di Garda, di cui più volte ci siamo occupati (purtroppo) su queste colonne, è finito sotto l’occhio delle telecamere di «Striscia la Notizia». Nella puntata di ieri sera del telegiornale satirico di Canale 5, infatti, è andato in onda un servizio di Edoardo Stroppa dedicato alla questione.
L’inviato di «Striscia» alle 4 del mattino ha scoperto nel porto di Desenzano un gommoncino a motore elettrico sul quale due persone si accingevano ad una battuta di pesca vietata, scongiurata proprio dalla presenza della troupe televisiva. In piena notte Stroppa ha poi incrociato un pescatore regolare, che ben volentieri si è prestato a mostrare attrezzature e reti, del tutto a norma.
È stata mostrata un’enorme rete recuperata nei giorni scorsi nella zona dell’oasi naturale di San Francesco, rete ritrovata piena di pesci morti (soprattutto coregoni), abbandonata dai bracconieri. In conclusione del servizio si è parlato dell’attività dell’incubatoio ittiogenico, dal quale provengono i pesci (in particolare carpioni, ma non solo) per il ripopolamento del lago.
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