Aiuti di Stato.
L’80% delle risorse regionali lombarde, più di 50 milioni di euro, vanno alla scuola privata. Sono 61.125 gli studenti privatisti che ricevono il buono scuola, mentre viene erogato a solo 5 studenti nella scuola pubblica. Questo a fronte di una netta maggioranza di famiglie (90,92%) che scelgono di mandare i figli nelle strutture pubbliche.
Ma come vengono spesi i fondi lombardi per l’istruzione?
In 15 anni di governo formigoniano, la torta si è progressivamente spostata sul “buono scuola” ottenendo sempre più fondi. Rimangono le briciole per premiare il merito e gli studenti meritevoli, 7% delle risorse, e un contentino per aiutare gli studenti disabili, solo il 4%.
Chi beneficia degli aiuti economici?
Ci si aspetterebbe che i fondi vadano alle famiglie più bisognose, ma ancora una volta dobbiamo fare i conti con un dato di profonda ingiustizia sociale. Il 61% delle risorse stanziate con il buono scuola gonfiano le tasche dei redditi medio e medio-alti, mentre solo il 5,02% sostiene le famiglie bisognose.
Credo si possa concludere che il Lombardia non va tutto a gonfie vele, ma sopratutto questo sforzo della Regione nell’aiutare le famiglie che forse non ne hanno bisogno, stride con il periodo di crisi economica che stiamo vivendo.
Tutto ciò avviene ovviamente con il benestare della Lega Nord, probabilmente troppo impegnata nel mettere i cartelli in dialetto, piuttosto che occuparsi dei veri problemi dei lombardi. Un altro modo di gestire il denaro pubblico c’è, seguendo il semplice buonsenso e il valore della solidarietà. Domenica e Lunedì possiamo dare un segnale forte scegliendo i Democratici, scegliendo un diversa visione della Lombardia del domani.
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