Se c’è un brano di musica perfetto per un giorno di festa pieno di simbologie come la Pasqua è proprio il finale della seconda sinfonia di Gustav Mahler.
A parte il titolo della sinfonia stessa (Resurrezione) c’è un tale senso di apoteosi, di gioia, di splendore in questa musica che qualunque versione ascoltiate, o meglio guardiate su YouTube vedrete sempre che anche i direttori più compassati alla fine cantano a squarciagola guidando il coro nell’ “Auferstehen”, “risorgere”.
La versione che preferisco è questa di Bernstein, proprio perchè leggendo dal suo volto tutta la potenza della musica riusciamo anche noi a farcene travolgere.
Il testo cantato prima dai soprani dice ” Credi, mio cuore credi, nulla andrà perduto…” e prosegue dicendo che non si soffre inutilmente perchè nella vita c’è uno scopo e poi pian piano il coro entra e arriva al finale dicendo “Con ali che mi sono conquistato,mi librerò nell’aria! Risorgerai, si risorgerai
mio cuore, in un attimo!” (Qui il testo integrale con la versione a fronte in tedesco per chi vuole seguire)
Non poasso che dedicare questo stupendo brano a mio nipote Alberto, che alla fine risorgerà dall’ingiustizia che ha subito in un tripudio di gioia di tutti noi che gli vogliamo bene.
(Schermo pieno e volume a palla please)
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