Sto imparando davvero molte cose sul mondo della musica colaborando con Doc Servizi, è il mondo delle mie passioni, della mia adolescenza, di grandi incontri, di lezioni di vita.
Oggi quando è arrivata alle 14 e un minuto la chiamata da Trieste che ci ha dato in diretta la notizia dello schianto al palazzetto, mi è diventato ancora più evidente che la musica non è solo spettacolo ma è anche lavoro, lavoro duro, professionale, esperto, pericoloso per qualcuno.
C'erano anche soci Doc in una delle squadre di montaggio e uno di loro ha fratture multiple ma non è in pericolo di vita. I tecnici delle squadre Doc sono certificati ed esperti, fanno del rispetto delle norme di sicurezza un fattore di primaria importanza ma il rischio è lì comunque perchè attorno al divertimento e alla gioia di chi ascolta, c'è la fatica e l'impegno di chi lavora per renderlo possibile e salire su tralicci a 20 metri di altezza a montare fari e altoparlanti è pericoloso come scalare una montagna.
Oggi ho visto cosa vuol dire "cooperativa", ho visto la tempestività delle risposte, l'immediatezza delle informazioni, l'organizzazione in azione ma ho visto anche chi è salito in macchina subito per andare a Trieste solo per trovare il socio ferito in ospedale ed è un'immagine che mi è valsa più di mille parole.
Ho visto le facce, la preoccupazione per il collega ferito ma soprattutto per il ragazzo della squadra lavorativa di un'altra organizzazione che ha perso la vita: poco importa se era "un trapezista di un altro circo", era comunque "uno di noi" uno dei tanti che lavorano dietro le quinte perchè la magia dello spettacolo e la gioia del suono arrivi al pubblico.
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