Risale a qualche giorno fa la chiusura della postazione estiva della Guardia Costiera di Nago Torbole, che aveva iniziato nella seconda decade di luglio la sua attività operativa nelle acque della Provincia Autonoma di Trento, mediante il rischieramento di uomini e mezzi della Guardia Costiera del Lago di Garda.
Sette i militari che si sono alternati a bordo del battello pneumatico GC 098 B nella composizione degli Equipaggi addestrati al salvamento nuoto e abilitati al primo soccorso, che giornalmente hanno espletato attività di controllo meridiana e pomeridiana principalmente nelle acque del Trentino, ma anche nella parte nord del bacino lacuale, sotto il costante coordinamento del Comando del 1°Nucleo Mezzi Navali della Guardia Costiera del Lago di Garda.
Sono state svolte in totale 120 missioni di pattugliamento, oltre 230 ore di navigazione, nelle quali sono state percorse circa 1800 miglia nautiche. Eseguiti 690 controlli di sicurezza della navigazione, diporto e attività sportive, verificando, altresì, il regolare svolgimento delle regate organizzate dai Circoli vela. Elevate anche 21 sanzioni amministrative ed eseguiti 4 sequestri di attrezzatura irregolare. Intercettate, sanzionate e riaccompagnate fuori dalle acque del Trentino, anche due unità a motore che navigavano prive di autorizzazione.
Sono 25, invece, le persone soccorse e assistite nelle 22 operazioni SAR portate a termine, tra cui 14 windsurf, 2 kitsurf, 2 Canoe, 2 Barche a vela, 1 Catamarano ed 1 Sup.
Il rischieramento di uomini e mezzi si è reso possibile grazie alla collaborazione del Comune di Nago Torbole, che ha messo a disposizione dei guardacoste la logistica necessaria (Uffici e alloggi) per garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati nell’ambito del protocollo d’intesa siglato tra la Guardia Costiera, la Provincia Autonoma di Trento, la Regione Lombardia, la Regione Veneto e la Comunità del Garda, che prevede attività di pattugliamento dei mezzi delle Capitanerie in maniera equa nelle tre sponde lacuali
Grazie a tale rischieramento di uomini e mezzi sono stati risparmiati giornalmente costi di trasferimento delle Unità Navali della Guardia Costiera da Salò all’alto Garda, aumentando, di contro, le ore di vigilanze nelle acque del Trentino.
Sono soddisfatto – ha dichiarato il Sindaco di Nago Torbole Gianni Morandi – il quale ha aggiunto di aver ospitato nel nostro territorio una postazione della Guardia Costiera. L’iniziativa nasce a carattere sperimentale ma con l’intento di renderla definitiva. Oggi i risultati e la risposta del territorio ci danno ragione e ringrazio tutto l’equipaggio impiegato, per il lavoro svolto ed in particolare il C.C. Antonello Ragadale che, nell’ambito di una generale riorganizzazione su tutto il Lago di Garda, ha voluto finalmente coprire anche la parte Nord del Lago con una postazione in Trentino ed in particolare sul nostro comune. Le intenzioni sono ora quelle di renderla definitiva e di organizzare al meglio il servizio in termini logistici. Ringrazio anche il Commissario del Governo per la Provincia di Trento Dr. Sandro Lombardi ed i vertici provinciali a partire dal Presidente Fugatti per il coordinamento generale.
Alle dichiarazioni del Sindaco di Nago Torbole, si sommano anche le parole del C.C. (CP) Antonello Ragadale, al Comando del 1°Nucleo della Guardia Costiera del Lago di Garda: “E’ stata una stagione estiva abbastanza impegnativa, ma grazie al diuturno impegno e ad un’omogenea distribuzione delle risorse SAR, siamo riusciti ad intervenire prontamente alle numerose richieste di soccorso in tutto il Lago di Garda. Nelle acque dell’alto Garda, la postazione della Guardia Costiera di Nago Torbole ha garantito un’implementazione della risorse di soccorso, che hanno egregiamente ed in maniera sinergica, operato con i mezzi della Squadra Nautica della Polizia di Stato di Riva e con i mezzi navali dei Vigili del Fuoco Volontari di Riva del Garda. Nel periodo invernale assicureremo, comunque, la copertura dell’alto Garda mediante missioni di pattugliamento programmate, continuando, altresì, ad assicurare la copertura e il coordinamento delle attività di soccorso con un’unità SAR pronta a muovere da Salò, nonché grazie alla costante collaborazione della Polizia di Stato e dei VVF di Riva del Garda.”
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