La Guardia Costiera rischiera due mezzi navali a Lazise per il controllo della sponda veneta del Lago di Garda.

La Guardia Costiera ha preso importanti provvedimenti per garantire la sicurezza e la vigilanza lungo la sponda veneta del Lago di Garda. A partire dal 1° giugno di quest’anno, due delle sette Unità Navali del Nucleo della Guardia Costiera Gardesana, con sede principale a Salò, sono state rischierate nel porto di Lazise. Queste imbarcazioni avranno il compito di pattugliare le acque del lago sul lato veneto.

Motovedetta CP 703 e il nuovo battello veloce GC B135 saranno impiegate in queste operazioni. Ogni unità navale sarà presidiata da un equipaggio composto da tre a cinque militari, a seconda delle missioni. Inoltre, sarà assegnata anche una radiomobile CP per le attività logistiche e di intervento lungo la costa.

Questa disposizione delle guardie costiere e delle imbarcazioni è stata resa possibile grazie alla cooperazione dell’amministrazione comunale di Lazise, che ha messo a disposizione l’ufficio e i posti d’ormeggio, e grazie all’alloggio fornito dalla Comunità del Garda. Il Reparto Operativo della Direzione Marittima di Venezia ha autorizzato il rischieramento, che rientra nel protocollo di sicurezza per la navigazione sul Lago di Garda. Il protocollo è stato confermato per l’anno 2023 grazie ai fondi forniti dalla Regione Veneto, dalla Regione Lombardia e dalla Provincia Autonoma di Trento.

Le due imbarcazioni, che lo scorso anno erano state dispiegate a Lazise solo a partire da luglio, opereranno costantemente lungo la sponda veneta fino a settembre. Questa presenza costante garantirà un intervento più tempestivo e una costante sorveglianza per la sicurezza della navigazione, delle attività di diporto e del nuoto.

I risultati dell’anno precedente testimoniano l’importanza del lavoro svolto dalla Guardia Costiera sulla sponda veneta del Lago di Garda. Grazie alla presenza delle imbarcazioni, i dati operativi del 2022 hanno registrato un notevole aumento rispetto all’anno precedente. Ecco alcuni dei dati più significativi dell’anno 2022:

  • 232 missioni navali
  • 3.765 miglia nautiche percorse durante le attività di vigilanza di polizia lacuale
  • 504 ore di navigazione
  • 23 attività di ricerca e salvataggio (SAR)
  • 44 persone soccorse
  • 1.365 controlli alle unità da diporto
  • 205 sanzioni amministrative per violazioni delle leggi regionali e del Codice della Nautica da diporto

Questi dati testimoniano l’impegno della Guardia Costiera sulla sponda veneta del Lago di Garda nel 2022. Questo risultato è stato possibile grazie all’invio di personale e mezzi aggiuntivi da parte del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, su richiesta della Direzione Marittima di Venezia, negli ultimi tre anni.

Attualmente, il Nucleo Mezzi Navali della Guardia Costiera del Lago di Garda dispone di:

  • 37 guardiacoste abilitati al salvamento in acqua e ai primi soccorsi sanitari
  • 1 sala operativa attiva 24 ore su 24
  • 1 motovedetta sempre pronta a navigare in qualsiasi condizione meteo
  • 2 motovedette per attività di polizia lacuale
  • 3 gommoni veloci
  • 1 Rescuerunner, un particolare motoscafo in grado di operare in acque basse e scogliere
  • 5 mezzi terrestri
  • Tre basi logistiche, situate a Salò, Lazise e Torbole, fornite gratuitamente dalle amministrazioni locali alla Comunità del Garda per supportare le attività della Guardia Costiera.

Considerando l’eccellente risultato ottenuto nel 2022, la Guardia Costiera ha preso ulteriori provvedimenti. A partire da marzo di quest’anno, altre due unità navali del Nucleo sono state dispiegate nel porto di Torbole, in Trentino. Questo è stato fatto per garantire una distribuzione equa dei mezzi lungo i 164 km di costa del lago, migliorando così la capacità di risposta alle richieste degli utenti e garantendo una sorveglianza costante delle coste lombarde, venete e trentine, come accaduto l’anno scorso.

La Guardia Costiera si impegna costantemente a garantire la sicurezza e la vigilanza sul Lago di Garda, lavorando instancabilmente per proteggere le attività di navigazione e di diporto. Grazie al loro impegno, il lago più grande d’Italia può essere goduto in tutta sicurezza da residenti e turisti.

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