La Goletta dei Laghi sul Garda: inquinati Lugana di Sirmione e Toscolano Maderno

Il trend è positivo, ma qualche criticità si registra ancora: è questa la sintesi registrata dalla Goletta dei Laghi, che ha fatto tappa sul Garda e ha presentato questa mattina gli esiti del monitoraggio. 

Bene i due punti che storicamente in sponda bresciana avevano la maglietta nera, ossia le Rive a Salò e il porto di Padenghe, amara sorpresa per Sirmione: l’unico dei sette punti campionati nella campagna di Legambiente è proprio nel Comune appena risultato assegnatario della Bandiera Blu per la spiaggia Giamaica e si trova alla foce del torrente che scorre a Santa Maria di Lugana, risultato «fortemente inquinato». Altro punto che desta preoccupazione, la foce del rio Lefà a Toscolano Maderno, campionato per la prima volta quest’anno dalla Goletta e risultato «inquinato».

Gli altri, lo si diceva, tutti bene. Sono risultati entro i limiti, dunque, oltre alle Rive di Salò e al porto di Padenghe, anche la Zattera di Rivoltella e la Maratona, a Desenzano, tanto quanto il lungolago di Toscolano. Tutti i punti monitorati in sponda veronese sono risultati entro i limiti. 

Ricordiamo che la campagna di Legambiente prende in considerazione località e scarichi considerati sospetti, indagando i parametri microbiologici che determinano la balneabilità senza sostituirsi alle autorità competenti al rilascio delle «patenti di balneabilità», ossia Asl e Arpa. Goletta dei Laghi ricerca dunque la presenza nelle acque di enterococchi intestinali ed escherichia coli e vengono considerati «inquinati» i campioni in cui almeno dei due parametri superi il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia, e «fortemente inquinati» quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.

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