Laura ha 22 anni e appena si è laureata ha ricevuto una bella sorpresa: quella di essere stata selezionata tra i migliori mille studenti d’Italia dalla Fondazione Italia Usa. E così non solo è stata premiata alla Camera dei deputati, la settimana scorsa, ma ha anche vinto una borsa di studio che le consentirà di frequentare il master Leadership per le relazioni internazionali e il Made in Italy.
Impegno
Si chiama Laura Francesca Basile e vive a Padenghe da sempre. Alla faccia del preconcetto che inquadra i giovani di oggi come pigri e poco orientati al futuro, il suo sguardo è ben diverso: «Crescere sempre». Per questo quando ha ricevuto la bella e del tutto inattesa notizia l’ha presa «come un’occasione per crescere ancora». La ragazza si è laureata a luglio dello scorso anno all’Università di Verona in Lingue e Culture per il Commercio Internazionale: 110/110 Lode.
Poco dopo ha ricevuto una semplice mail da parte di AlmaLaurea, il consorzio universitario che di fatto rappresenta un ponte tra mondo del lavoro e mondo universitario: «Mi veniva proposto un master offerto dalla Fondazione Italia Usa, che mi aveva selezionato attraverso la banca dati dell’università». Tra le diverse attività della Fondazione, infatti, c’è anche la valorizzazione di giovani talenti: ogni anno, attraverso il Premio America Giovani, seleziona mille ragazzi con un percorso universitario d’eccellenza, laureati con il massimo punteggio in discipline di interesse della Fondazione, per sostenerli nel loro ingresso nel mondo del lavoro.
Futuro
Laura un lavoro ce l’ha già, e ne è anche molto soddisfatta: è impiegata come marketing assistant all’azienda WeightPack di Goito, nel Mantovano. Ma visto che il motto è «crescere sempre», perché non sfruttare l’opportunità? Ecco dunque che la giovane ha accettato: la Fondazione non solo le ha offerto una borsa di studio per frequentare il master «Global marketing, comunicazione e made in Italy», che ha quasi completato, ma anche un’altra borsa di studio a copertura totale per un altro master, «Leadership per le relazioni internazionali e il Made in Italy». E il Premio America, il riconoscimento su pergamena che è andata a ritirare alla Camera il 22 luglio scorso accompagnata da mamma, papà e fidanzato. È stato emozionante? «Stimolante. Perché ci hanno spinti a riflettere sulle qualità necessarie nel mondo del lavoro: gratitudine, coraggio e fiducia in se stessi».
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