la cultura ci salverà

La cultura a San Felice sta lentamente morendo.

Ormai è chiaro che la nuova amministrazione non dimostra sensibilità su questo argomento.

In questa nuova amministrazione non ci sono idee che permettano di sviluppare progetti a lungo termine. La cultura, quanto è fatta con professionalità e amore, è uno strumento per elevare e far maturare una comunità.

Andrebbe poi analizzato l’aspetto della cultura come strumento di promozione turistica. La cultura infatti è uno strumento da offrire ai nostri operatori per incrementare l’offerta turistica. Anche sul versante turistico il nostro Comune non brilla. Non è un caso che non sia stato istituito l’Assessorato alla Cultura e nemmeno quello del Turismo.

Qualcuno potrebbe obiettare che la cultura ha dei costi elevati. In parte è vero ma è anche vero che un bravo amministratore sa gestire questi costi perché non gravino in modo eccessivo sulle finanze del comune pur ottenendo ottimi risultati.

A San Felice indebitiamo i nostri figli con mutui per asfaltare le strade e spendiamo 43 mila euro per fare una festina di tre giorni che non ha visto una importante partecipazione dei sanfeliciani. Mettiamo un po’ di belletto al territorio (che porta voti) senza però curarci di sviluppare il tessuto sociale. Sviluppo che passa anche attraverso una attenta programmazione culturale.

Ultimamente ho dovuto assistere, mio malgrado, all’ennesimo scempio fatto alla cultura sanfeliciana. Questa amministrazione, e altre istituzioni che gli gravitano attorno, ha dimostrato una tale insensibilità verso  eventi culturali, di importanza nazionale ed internazionale, da lasciare senza parole. Ma di questo avrò occasione di parlarne in futuro.

Infatti tutto è cambiato a San Felice nell’ultimo anno,  ed è cambiato in peggio.

Per fortuna esistono alcune roccaforti che resistono all’aridità che avanza. Singoli cittadini, e gruppi organizzati, che in modo esemplare continuano a pianificare ed organizzare eventi di alto profilo. In questi eventi il nostro Comune partecipa in modo puramente simbolico se non è del tutto assente.

Grazie a loro (un folle manipolo come li definisco io), San Felice può ancora definirsi “esportatore di cultura” così come era stato definito il nostro comune da un amministratore di un altro paese, appena un paio di anni fa.

Non li citerò, ma sto parlando di cinema, di libri, di grafica e di musica classica. Ti sarà chiaro a chi mi riferisco!

Moderni eroi che necessitano di tutto il nostro sostegno.

Io, nel mio piccolo, mi impegnerò a comunicarti in futuro ogni evento organizzato da questo folle manipolo rappresenante la cultura a San Felice.

La Cultura ci salverà!

Vai articolo originale: http://www.simonezuin.it/wordpress/?p=2094

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