Parlando con il maestro Holzer che accoglie i visitatori del museo della Prima Guerra Mondiale a Sesto, ho fatto una bella scoperta.
Quando gli ho detto il mio cognome mi ha chiesto se ero parente di "quel Padre Luigi" che nel '50 organizzò un campeggio di studenti del liceo Leone XIII di Milano: sì era mio zio "Gigi".
Mi ha raccontato che in quell'occasione c'erano studenti di diversi paesi d'europa e alla fine del soggiorno chiesero allo scultore di Sesto di realizzare un crocifisso per portarlo su alla casermetta che segnava il confine, crocifisso che questi realizzò gratuitamente.
L'opera fu portata dai ragazzi su Mont'Elmo e fu posta in modo che lo sguardo del Cristo si rivolgesse a nord e a ovest e dissero che doveva essere di auspicio perchè "un giorno in cui tutti i paesi d'Europa sarebbero stati un solo paese".
Holzer mi ha anche chiesto di aiutarlo a verificare se ci sono documenti di quell'evento all'istituto Leone XIII o in casa mia perchè vorrebbe rintracciare qualcuno dei "superstiti" di quell'evento.
Ho chiamato mia mamma che dall''alto dei suoi 91 anni ha ancora una memoria di ferro e ha ricordato perfettamente la storia del campeggio degli studenti in Waldheim e che lo zio le portava a pranzo i preti del liceo ma per i dettagli della croce mi ha detto che ci avrebbe pensato su.
Quest'estate tornerò di certo a guardare quella croce con uno sguardo diverso e penserò a zio Gigi con affetto.
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