La «creatura tonante» è tornata in vita: riacceso il motore aeronautico Fiat A.6 da record

Un motore vecchio di novant’anni è super star all’idroscalo di Desenzano: stamattina è tornato a rombare il Fiat A.6 che equipaggiava l’idrocorsa Macchi-Castoldi MC-72 con cui il maresciallo Francesco Agello nel 1934 conquistò il suo leggendario record di velocità su idrovolante.

Leggendario il record (quei 709,209 chilometri orari, tutt’ora imbattuti), leggendario il propulsore grazie al quale è stato raggiunto. Leggendaria, però, pure la giornata di ieri, organizzata nell’ambito delle manifestazioni per il centenario dell’Aeronautica: «Il risveglio del mito», titolo più che appropriato, ha attirato migliaia di visitatori.

Il motore è stato oggetto di un accurato restauro da parte dell’associazione specializzata Il Magnete di Arezzo, fondata e presieduta da Leonardo Soldi. Ieri è tornato a rombare sul sedime dell’idroscalo, che ai tempi del record del maresciallo Francesco Agello era la sede di un’altra leggenda, il Reparto Alta Velocità.

Il comandante del Sesto Stormo di Ghedi, Luca Giuseppe Vitaliti, ha definito il Fiat A.6 una «creatura tonante». E ha tuonato: nei pochi minuti che il motore è rimasto acceso, gli occhi e le orecchie del foltissimo pubblico presente non potevano che essere puntati lì. Poi, una volta spento e transennato, tutti attorno per fotografarlo e guardarlo da vicino: una star.  Il momento clou dell’accensione è stato preceduto da una serie di conferenze sul Reparto Alta Velocità, ma anche sulla Coppa Schneider e sui record di velocità.

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