La 64a Estate musicale del Garda si conclude in bellezza: tra violini, tango e bandoneon

La 64a Estate musicale del Garda, dedicata al violino e a Gasparo Da Salò, è terminata con una serata indimenticabile. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di talenti internazionali e locali, ha confermato la sua importanza nel panorama culturale del lago.

Un bilancio positivo per il Festival

Il direttore artistico Roberto Codazzi ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’edizione di quest’anno. La serata inaugurale con i Fratelli Quarta è stata particolarmente elettrizzante, e l’entusiasmo è proseguito fino all’ultimo evento. La scelta di valorizzare i talenti salodiani che hanno già una carriera internazionale ha riscosso grande apprezzamento.

Estate musicale del Garda Salò 2023

“Tango Barocco”: un connubio tra passato e presente

La serata conclusiva ha visto esibirsi il duo composto da Mario Stefano Pietrodarchi, suonatore di bandoneon, e Andrès Gabetta, violinista di straordinaria bravura. Il loro sestetto ha proposto un programma intrigante intitolato “Tango Barocco”, che ha alternato brani di Vivaldi e Purcell a musiche di Astor Piazzolla. “La fusione tra barocco e tango è un esperimento interessante e necessario”, ha commentato il violinista Gobetta.

Estate musicale del Garda Salò 2023

Il bandoneon: uno strumento con una storia affascinante

Mario Stefano Pietro d’Archi ha sottolineato l’importanza del bandoneon, spesso confuso con la fisarmonica. “Anche se molti lo associano all’Argentina, in realtà è di origine tedesca”, ha spiegato. La sua esibizione a Salò ha dimostrato la versatilità e la profondità di questo strumento.

Le nostre interviste ai protagonisti

Il direttore Artistico Roberto Codazzi

“Ci eravamo incontrati per il concerto inaugurale dei Fratelli Quarta; era stata una serata elettrizzante. Stasera dovrebbe essere altrettanto emozionante con questo strepitoso duo di solisti: Mario Stefano Pietro Darchi, suonatore di bandoneon, e Andrès Gabetta, violinista di straordinaria bravura. Il loro sestetto propone un programma intrigante intitolato “Tango Barocco”, che alterna brani di Vivaldi e Purcell a musiche di Astor Piazzolla. Quest’anno abbiamo voluto valorizzare i talenti salodiani che hanno già una carriera internazionale. Il bilancio della sessantaquattresima edizione è molto positivo. Questa sera è anche un po’ malinconica perché sarà l’ultima con il sindaco Giampiero Cipani, che l’anno prossimo non si ricandiderà. Ho iniziato con lui e si è creato un rapporto di amicizia e stima reciproca. Speriamo che i futuri amministratori possano portare avanti questa tradizione che dal 1958 prosegue ininterrottamente.”

Il protagonista di quest’ultima serata del Festival Del Garda, Mario Stefano Pietrodarchi

“Il bandoneon, spesso confuso con la fisarmonica, è diventato famoso grazie ad Astor Piazzolla. Anche se molti lo associano all’Argentina, in realtà è di origine tedesca. Questa sera, in compagnia del violinista argentino Andrès Gavetta, presenteremo un programma che fonde il barocco e il tango. Sono onorato di essere qui a Salò, la città che mi ha adottato.”

Il violinista Andrès Gobetta

“La musica è una lingua universale senza frontiere. È importante non chiudersi in un solo genere. La fusione tra barocco e tango è un esperimento interessante e necessario.”

Il sindaco Giampiero Cipani

“Abbiamo mantenuto e rafforzato una tradizione importante. Nonostante le sfide, come il periodo del COVID, siamo riusciti a mantenere un alto livello qualitativo. Spero che i futuri amministratori continuino su questa strada, mantenendo la qualità e valorizzando le eccellenze locali.”

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