Al mattino, prima di colazione è d’obbligo un salto nell’orto per vedere se c’è qualcosa da raccogliere.
In questo periodo sta producendo in particolare delle buonissime zucchine, ma soprattutto tanti e bellissimi fiori di zucchina che poi la sera cuciniamo in vario modo: fritti in pastella, risotto ai fiori di zucchina, frittata alle zucchine con fiori di zucchina, ecc.
Quest’anno devo dire che l’orto sta andando veramente alla grande e tutto sta crescendo con grande facilità:
zucchine, radicchio, insalate gentile (bionda e rossa), canasta e ghiaccio, rucola, prezzemolo, salvia, fagiolini, radicchio da taglio, erbe coste, pomodori di vario tipo (ciliegini, da insalata a grappolo, cuore di bue, i classici tondi), cetrioli, peperoni, melanzane, ecc.
Beh, devo dire che si vedono proprio i risultati dei lavori che ho fatto lo scorso inverno; infatti ho innanzitutto finalmente messo molto concime maturo, inoltre ho realizzato con le mie mani un grazioso muretto in pietra (costo circa 30 euro in tutto di materiale) di contenimento che mi ha permesso di livellare bene la terra consentendo una irrigazione omogenea, ho aggiunto molta sabbia di fiume lavata che mi era avanzata da alcuni lavori in casa il che ha reso la terra ben dissodata e infine ho pensato e realizzato sempre con le mie manine un impianto di irrigazione automatica che consente annaffiature più regolari, un notevole risparmio d’acqua essendo molto localizzato, oltre che evitarmi la “rottura” di dar da bere la sera, oppure chiedere un piacere a qualcuno ogni volta che andiamo via qualche giorno.
Per l’irrigazione ho fatto la scelta di dividere l’orto in due zone: una a sgocciolatoio dove metto le piante alte, mentre un’altra a diffusori dove invece metto le colture basse e che non soffrono l’annaffiatura delle foglie. Ecco un paio di scatti fatti a fine aprile al momento della semina.
Così devo dire che è tutto un altro mondo, di fatto a parte i momenti delle semine o in cui si piantano le piantine, al di là delle piccole cure colturali periodiche, l’orto procede in modo autonomo e non resta che ogni mattina raccogliere e poi mangiare buonissime verdure rigorosamente bio e a chilometri zero.
Se poi si considera che tutti gli scarti vegetali sia dell’orto che della cucina il composter li trasforma in utilissimo terriccio, beh, posso dire che è proprio un orto a impatto zero.
Vai articolo originale: http://garda2o.wordpress.com/2010/07/19/lorto-produce/