Mi piacciono proprio i libri della Kellerman, e approfittando della pace Sestese mi sono letto Kippur, il terzo della serie (adesso me ne manca solo uno).
Come con tutti i grandi giallisti, da un libro all'altro segui i personaggi come in un serial televisivo, ne impari le voci e i modi di fare e soprattutto, familiarizzi con un ambiente: la Barcellona di Montalban, la Vigata di Camilleri, i bar di fronte al commissariato della Bartlett.
Con la Kellerman entri nella comunità ebraica americana, ne impari le usanze, le espressioni gergali,ne segui i ragionamenti e… stasera attacco l'ultimo.
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