Isola dei Conigli, l’appello del sindaco: «Serve più rispetto per il territorio»

Divieti, cartelli, bagni chimici e, se servirà, anche il contingentamento degli ingressi: a Manerba si prova regolamentare «l’invasione» dell’isola dei Conigli, che in questi giorni di festa pare essere inarrestabile. Il sindaco, Flaviano Mattiotti, si appella ai visitatori: «Tutti sono i benvenuti, ma invito al rispetto dei luoghi, dell’ambiente e delle proprietà private».

I livelli bassissimi del lago hanno portato in superficie l’istmo che collega l’isolotto di San Biagio alla terraferma e l’hanno trasformato in una calamita per migliaia di persone: domenica, ma anche ieri, il pellegrinaggio è stato incessante. Con ogni probabilità lo sarà anche oggi, Martedì Grasso. Con tutte le conseguenze del caso: non solo rifiuti lasciati in ogni dove, anche tra i sassi che presto o tardi si spera il lago tornerà a inghiottire, così come il traffico, diventato ormai ingestibile. In questo weekend si è assistito a vere e proprie «invasioni di proprietà private – rimarca ancora Mattiotti -, in molti casi senza alcun rispetto dei luoghi che, va ricordato, in questo periodo tendenzialmente riposano, perché siamo in bassa stagione».

Problemi

Il primo problema è legato al traffico: chi non conosce la zona, si affida al navigatore che però tradisce, perché invia le auto verso Pisenze e non verso porto Torchio. Le strade, da quella parte, sono strette e di parcheggi ce ne sono pochi. In più, per raggiungere davvero l’isola venendo da lì occorre addirittura scavalcare un cancello: numerosi l’hanno fatto.

L’Amministrazione comunale già da ieri ha pensato di chiudere al traffico le due vie «più colpite»: via Mazzini, la strada che conduce a Pisenze, e via Cavalle, quella che invece dal Torchio arriva fino all’ingresso principale del campeggio San Biagio. Il campeggio è un altro nodo cruciale: «La proprietà molto generosamente sta concedendo ai visitatori di attraversare la struttura ricettiva per recarsi all’isola, che ricordiamo essere privata. Allo stesso tempo, dà modo di visitare l’isola stessa – sottolinea ancora Mattiotti -, ma in cambio non riceve il rispetto che meriterebbe».

Infatti, c’è chi non si limita a seguire il percorso, ma si avventura nel campeggio, incurante dei nastri che sono stati posizionati, che strappa foglie, danneggia e girovaga tra le piazzole. Senza contare i rifiuti abbandonati, sull’isola e ovunque: «Abbiamo posizionato alcuni servizi igienici chimici lungo la spiaggia e ci siamo attrezzati con ulteriori cestini: va ricordato – spiega di nuovo il sindaco – che siamo in bassa stagione e questi servizi in questo periodo non sono solitamente garantiti».  Per i prossimi giorni, qualora l’afflusso non si riducesse e anzi, addirittura aumentasse, non è escluso che il Comune proceda contingentando gli ingressi.

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