Recentemente, si sono registrati aggiornamenti significativi riguardo al caso di presunta intossicazione alimentare che ha colpito circa 120 persone, tra cui bambini e personale scolastico, in alcune scuole dell’infanzia di Desenzano. L’episodio risale allo scorso giugno e ha sollevato interrogativi sulla gestione del servizio mensa fornito dall’azienda Dussmann.
Interrogazione Comunale
Il Consigliere Comunale Andrea Spiller, appartenente al Movimento 5 Stelle e a L’Altra Desenzano, ha presentato un’interrogazione per chiarire le circostanze dell’accaduto e le misure che l’Amministrazione comunale intende adottare per prevenire future problematiche. In seguito alle indagini, il Comune ha fornito nuove informazioni riguardo alla situazione.
Mancanza di Risposte Chiare
Spiller ha sottolineato la difficoltà nel comprendere esattamente cosa sia accaduto il 14 giugno. “Ad oggi l’unica certezza che abbiamo è che non sapremo mai cosa è realmente successo”, ha dichiarato. I campioni delle pietanze sospette sono stati distrutti dal personale di servizio prima della possibilità di analisi, violando le procedure previste. Di conseguenza, l’azienda Dussmann è stata multata con una sanzione di 500 euro, cifra ritenuta inadeguata rispetto all’entità del problema coinvolgente oltre 100 bambini.
Necessità di Azioni Correttive
La mancanza di chiarezza sulle cause dell’intossicazione preoccupa il consigliere Spiller. “La verità probabilmente non potrà più essere accertata”, ha affermato, evidenziando la necessità urgente di implementare azioni concrete per aggiornare e migliorare il capitolato del servizio mensa. È fondamentale garantire che eventi simili non si ripetano e che eventuali responsabilità siano chiaramente identificabili in futuro.
Modifiche al Protocollo
Dalla risposta ricevuta dal Comune emerge che sono state concordate modifiche al protocollo esistente per migliorare la sicurezza alimentare nelle scuole. Spiller attende ora che tali modifiche vengano formalizzate nel prossimo bando di gara per il servizio mensa, auspicando un approccio più rigoroso nella gestione delle forniture alimentari nelle istituzioni scolastiche locali.
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