Carlo ci accoglie affettuoso come sempre e ci racconta del successo delle prime due serate.
Ci presenta molte persone della troupe e quando ci fa conoscere William Defoe Marina capisce al volo di chi si tratta mentre io ho bisogno di spiegazioni e citazioni di film per capire a chi ho stretto la mano.
Quando arriva Battiato ci sorprendiamo della sua statura, chissà perchè, forse la delicatezza delle sue musiche me lo faceva immaginare piccolo e invece ci sorride da una spanna sopra le nostre teste.
Mi colpisce il clima semplice, l'assoluta assenza di divismo ma in fondo è giusto così perchè chi è bravo davvero non ha bisogno di grande enfasi attorno a sè.
Dei vari personaggi che incontro, quello che mi incuriosisce di più è "pinux" (si scriverá cosi?) uno dei più grandi tecnici del suono d'Europa, che Carlo descrive come un direttore d'orchestra che al posto dei musicisti ha i cursori della consolle.
Il tempo vola, è già ora di pranzo.
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