La comunità è ancora scossa per la tragica scomparsa di Marina Bassi, la 61enne morta all’ospedale Civile dopo essere stata coinvolta in un drammatico incidente sul lavoro. La salma della donna è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria, in quanto il magistrato non ha ancora concesso il nulla osta per la sepoltura, in attesa di ulteriori accertamenti medico-legali.
Marina Bassi, custode dell’azienda Ondapack di Castenedolo, è stata travolta dal pesante cancello in acciaio mentre lo stava chiudendo manualmente. L’incidente è avvenuto nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 settembre. Secondo le prime ricostruzioni, il cancello sarebbe uscito dalle sue guide, precipitando sulla donna e causandole gravi ferite. Soccorsa immediatamente in codice rosso, è stata ricoverata in condizioni disperate presso il nosocomio cittadino, dove è deceduta dopo sei giorni di agonia, nella notte del 19 settembre.
La procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta per fare piena luce su quanto accaduto e accertare eventuali responsabilità. Gli inquirenti stanno conducendo ulteriori indagini per capire come mai il cancello abbia ceduto, travolgendo la donna, e se ci siano stati errori o negligenze nella manutenzione della struttura. Al momento, sono stati disposti ulteriori accertamenti medico-legali per chiarire ogni dettaglio della vicenda.
Nel frattempo, il marito e i figli di Marina Bassi sono ancora in attesa di poter fissare le esequie, che non saranno celebrate a Castenedolo, ma nella parrocchia del quartiere Volta di Brescia, dove la donna era cresciuta ed era molto conosciuta. La comunità locale si stringe intorno alla famiglia, in attesa di poter dare l’ultimo saluto a una persona amata e rispettata.
Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni, con l’obiettivo di chiarire ogni aspetto di questa tragica vicenda e garantire giustizia alla memoria di Marina Bassi.
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